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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea e dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.); e sin da ragazzo frequentatore della montagna, davanti a lei costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

mercoledì 25 febbraio 1998

--immersioni: "Relitto del THISTLEGORM"


Alle cinque del pomeriggio da ragazzino rimanevo letteralmente ipnotizzato quando mi capitava di vedere alla televisione sul "Secondo", uno dei due soli canali televisivi all'epoca esistente, i documentari riguardanti le avventure di mare e d'immersioni che il comandante JACQUES YVES COUSTEAU aveva girato assieme alla sua "equipe" a bordo della suo mitico battello oceanografico "CALYPSO".
In particolare me ne era rimasto impresso uno che trattava della ricerca e della scoperta di una misteriosa nave affondata durante la seconda guerra mondiale.
Ricordo quelle immagini in bianco e nero che m'incantavano facendomi fare con la fantasia inimmaginabili viaggi. Quella nave era il "THISTLEGORM" di Glasgow identificato dai sommozzatori della CALYPSO grazie al recupero della campana di bronzo sulla quale era inciso il suo nome.
Era un cargo inglese lungo circa 120 metri, facente parte di un convoglio navale proveniente da Città del Capo e diretto a Suez, che fu inesorabilmente colpito ed affondatato da cacciabombardieri tedeschi il 5 ottobre 1941 mentre trasportava approvvigionamenti militari di tutti i tipi alle truppe britanniche in guerra sul fronte dell'Africa del nord.
Le bombe che lo centrarono innescarono una serie di devastanti esplosioni a catena causate dall'enorme munizionamento accantonato dentro le stive e che ebbero come conseguenza il distacco di tutta la sezione poppiera ed il suo rapido affondamento su fondali di 30-33 metri poco a nord di Ras Mohamed in Egitto, nelle vicinanze di un banco corallino chiamato SHA'AB ALI.
Nel 1998 sono riuscito ad immergermi sul THISTLEGORM ed a visitarlo all'esterno ed all'interno, nel corso di due belle e lunghe immersioni. A poppa ricordo le gigantesce eliche, un paio di tender da locomotiva ancora fissi sulla plancia. Spettacolare era l'imponente gigantesca prua adagiata sul fondo sabbioso in completo assetto di navigazione. Nel suo ventre invece si potevano ammirare motociclette , camioncini, automobili tutti quanti in bell'ordine, oltre che una gran quantità di altro materiale logistico occorente alle truppe.
Nell'acqua tiepida e buia, accompagnato de pesci tropicali di ogni tipo, forma e colore, mentre girovagavo dentro le stive mi si presentavano agli occhi fanali d'automobili, sportelli con i vetri incrostati di organismi marini, vecchi stivali di gomma e quant'altro.

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