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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea e dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.); e sin da ragazzo frequentatore della montagna, davanti a lei costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

sabato 1 agosto 2015

^^montagna: "VIA DIRETTA AL CAMBI"



Il 25 luglio 1930 Bruno Marsili ed Antonio Panza, con "piramide umana" nella parte bassa del camino d'attacco, aprirono questa "diretta" sulla parete nord-ovest del Torrione Mario Cambi al Gran Sasso d'Italia.
Noi dopo averla ripetuta e non con "piramide umana" nei primi metri aggettanti, che si propone con appigli per le mani fatti di fasce di calcare orientati verso il basso e spesso anche amovibili se sollecitati oltre misura, possiamo tranquillamente affermare che quei "gransassisti" pionieri, di sicuro avevano una specie di senso del pudore, se così si può dire, nei confronti dei colleghi che nella stessa epoca girovagavano con corde, chiodi e zaini per l'arco Alpino.
Quel senso del pudore che, a posteriori con gli occhi di oggi, potrebbe essere definito anche come un'estrema discrezione sconfinante quasi in una specie di complesso d'inferiorità di capacità alpinistica rispetto ai già più che noti colleghi del nord, aveva come effetto quello di far loro sottostimare le difficoltà realmente affrontate nelle arrampicate.
Questa "diretta" che si affronta dopo un lungo avvicinamento da noi percorso da Campo Imperatore prima per sentiero escursionistico, poi per ferrata ed infine per sentiero alpinistico (passi di II° in salita ed in discesa), si snoda per una serie di camini e fessure di calcare decisamente poco compatto, che a nostro dire nei singoli passaggi tecnici offre difficoltà fino al V° superiore, ma che sono stati relazionati dagli apritori come di III° e IV°! La via tutto sommato è breve e si risolve in quattro tiri, ma per i motivi di cui sopra non è assolutamente da sottovalutare.
L'ambiente isolato di questo angolo dell'alto Gran Sasso offre agli occhi un affaccio unico sul ghiacciaio del Calderone, ed allo spirito il sapore di una scalata d'altri tempi.

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