Scendemmo di fronte al muro della falesia subacquea fino ad una decina di metri di profondità dove si apriva l'ingresso della grotta marina che ci accingemmo a visitare. Con Mirko, un esperto conoscitore della zona che faceva da battistrada, ci infilammo l'uno dietro l'altro in un piccolo tunnel dal fondo abbastanza pulito sulla cui volta superiore, ad un certo punto, si apriva una finestra che lasciava filtrare una bella luce azzurrognola...