DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
domenica 30 giugno 2019
--immersioni: "DISCESA SULLO SCALONE"
Profonda discesa ad 81 metri in circuito chiuso al così detto Scalone dello Stretto di Messina, la lunga bastionata rocciosa sommersa lunga poco meno di due miglia nautiche, il cui più elevato gradino ad una ventina di metri forma un netto taglio che dalle verdi praterie di posidonia cade giù verticale, seguito poi da una singolare serie di salti e pareti calcaree ricche di vita, i gradoni dello Scalone appunto.
domenica 16 giugno 2019
^^montagna: "VIA DEI GASTEROPODI"
Poco prima di entrare nello splendido Vallone di Santo Spirito a Fara San Martino (CH), osservando sulla destra si notano delle inclinate stratificazioni calcaree che vanno a formare degli speroni. Su di uno di questi Iurisci e Iubatti nell'ottobre del 2006 hanno aperto la divertente via dei Gasteropodi che si snoda su di un'aerea cresta.
Per cercare di evitare il gran caldo esploso di colpo, attacchiamo di mattina presto aiutati anche dal fatto che il cielo coperto ci ha donato anche qualche tuono e un po' di goccioloni di pioggia.
Terminata la scalata ed appena iniziate le tre doppie di discesa (60mt/35mt/50mt), delle quali l'ultima con un tratto di una decina di metri nel vuoto, le nuvole sgomberavano il cielo lasciandolo tutto all'implacabile sole che con il suo calore ci ha bolliti per bene nel nostro sudore.
Arrivati giù l'unica cosa da fare per rinfrescarci era di tuffarci nelle fredde acque della sorgente Del Verde.
sabato 15 giugno 2019
--immersioni: "E TI VENGO A CERCARE"
Profonda discesa fino ad 85 metri sul versante nord dell'Isola di Capraia alle Tremiti, per tornare nuovamente dopo tanto tempo sul relitto di un motopeschereccio.
L'acqua limpida era tale fino a circa 65 metri poi una spessa nuvola di sospensione ammantava tutto di una nebbia che mi offriva al massimo 3 o 4 metri di orizzonte davanti alla maschera, perciò dato che il battello affondato è disposto con la poppa verso terra e non è una grande nave individuabile comunque a prescindere dalla visibilità, in pratica diventa un piccola profilo di sagoma dissolta nella bruma del fondo.
Con queste condizioni probabilmente ci sono passato accanto ad una decina di metri, chissà, non accorgendomi assolutamente della sua presenza.
In qualsiasi maniera sia andata, relitto incontrato o meno comunque per me ne è valsa sempre la pena. Ringrazio la Ciurma del Tremiti Diving Center che con puro spirito di Amicizia ci scorrazza a nostro piacimento in questi vagabondaggi sommersi.
domenica 9 giugno 2019
^^montagna: "CRESTA OVEST DELLA SERRA DI CELANO"
La netta ed inconfondibile Cresta Ovest della Serra di Celano (monte Tino 1923 mt), sebbene alterni tratti di roccia a tratti erbosi, è sempre molto aerea, panoramica ed esposta. Per questo motivo l'abbiamo scalata in conserva protetta, ed in alcuni brevi pezzi con la classica progressione.
La bellezza della linea e dell'ambiente, accoppiati all'affiatamento della cordata ha fatto si che alla fine ne venisse fuori una bella e svagante giornata di montagna.
venerdì 7 giugno 2019
--immersioni: "AGLI ARCHI"
Seppur più che conosciuti, in ogni parte ci sono alcuni siti d'immersione che per la bellezza e la particolarità dei loro fondali sono sempre in grado di rinnovare emozioni al sommozzatore che ha l'opportunità di frequentarli, e gli Archi della Secca di Punta Secca dell'Isola di Capraia nell'arcipelago delle Tremiti senz'ombra di dubbio rientrano in questa categoria.
Grazie all'essenziale assistenza, e soprattutto all'estrema disponibilità e cortesia degli Amici della Ciurma del "TREMITI DIVING CENTER", in una giornata infrasettimanale abbiamo potuto ripetere con nostra grande soddisfazione il tuffo in quella che è considerata la chicca di questi fondali.
In pratica i così detti Archi sono due passaggi, uno più piccolo e l'altro decisamente più grande, che attraversano da parte a parte un pronunciato costolone roccioso che indirizzato verso l'alto fino a 6 metri di fondo va a creare una secca un po' distante dall'estremità dell'isola, mentre verso il basso termina sul sedimento sabbioso ad un'ottantina di metri circa.
L'atmosfera creata dall'insolita ed imponente geometria calcarea sommersa, accoppiata alla bellezza dell'intricato ed esteso sottobosco di paramuricee rosse e gialle, genera un costante senso di meraviglia che, come già detto, rimane invariato nel tempo.
--immersioni: "SOMMO PERTUSO"
Da San Felice Circeo, dopo aver navigato con il gommone in direzione delle Isole Pontine per 13 miglia nautiche, abbiamo raggiunto la verticale di un'ampia sommità situata ad una cinquantina di metri dal pelo dell'acqua, le cui propaggini più fonde abbondantemente superano i 100 metri.
Ormeggiato il mezzo nautico quindi ci siamo potuti immergere per attraversare un caratteristico pertugio nella roccia, il pertuso appunto, che forma un arco sulla cui volta c'erano un gran numero di belle spugne gialle.
La discesa con gli apparati a circuito chiuso tra gorgonie, stelle pentagono, astrospartus ed altra vita marina tipica del coralligeno Mediterraneo è poi continuata fino a 75 metri dove, comunque, si vedeva il pendio sommerso perdersi ancora verso il basso nell'acqua oggi molto tersa.
Nel percorso di rientro fino alla linea di discesa/risalita, abbiamo rimontato una lieve bava di corrente che però non ha assolutamente disturbato la pinneggiata. Il resto è stata la lunga decompressione sul cavo d'ormeggio.