Quando sorge il sole la mattina da Campo Imperatore la vetta occidentale del Corno Grande appare divisa in due zone distinte: una illuminata e quella di fianco a sinistra in ombra.
Esattamente questo confine tra ombra e luce individua nettamente lo "Spigolo di Sud, Sud-Est" della Vetta Occidentale del Corno Grande sul quale si snoda una storica "via" del Gran Sasso d'Italia aperta il 26 luglio del 1933 da Antonio Giancola, Emilio Tomassi e Domenico D'Armi.
La scalata, intervallata da ampie e panoramicissime terrazzate di roccia generate dalla stratificazione parallela delle fasce calcaree, si sviluppa per 300 metri e la vista può spaziare ampiamente su un grande ambiente caratterizzato da un'infinità di tormentate guglie e pinnacoli erosi.
Finite le difficoltà alpinistiche, ancora per belle rocce si esce proprio sulla punta più alta del massiccio del Gran Sasso e degli Appennini a 2912 metri d'altezza sul livello mare.
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