Partendo dalla riva stiamo nuotando appena sopra un fondo sabbioso con la profondità che aumenta costantemente.
A parte il detrito che compone il pavimento e l'acqua azzura sempre più scura e limpida, a prima vista il panorama sommerso che possiamo osservare non offre spunti di particolare interesse, comunque continuiamo a scendere sapendo che di lì a poco arriveremo sulla nostra meta.
Ad una quarantina di metri infatti il mare sotto di noi assume una tinta più cupa perchè siamo giunti sul bordo superiore di quello che i locali chiamano "Il Muro", nome che descrive alla perfezione questo lungo contrafforte roccioso che corre parallelamente alla linea del bagnasciuga e che va a sprofondare molto più in basso.
Da questo momento inizia la nostra esplorazione e, lasciandoci la parete alla nostra sinistra, andiamo sotto fino a 74 metri.
Allontanandomi di poco dai miei amici, quaggiù nel crepuscolo dell'acqua scura li vedo piccoli stagliarsi come marionette sulla "scena" dell'articolata parete rocciosa che fa da sfondo, e che non si sa dove vada a a finire.
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