DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
domenica 6 ottobre 2013
--immersioni: "LA PUNTA"
Quando Raimondo Bucher, uno dei pionieri dell'esplorazione subacquea in Italia, s'immerse qui per la prima volta era convinto di aver trovato sprofondate sotto il mare le misteriose strutture murarie di un'antica civiltà.
La regolarità delle forme solide di roccia basaltica ed il loro posizionamento è talmente geometrico che viene facile ingannarsi e pensare, quando le si osserva per la prima volta, ad un manufatto frutto dell'opera dell'uomo.
Invece è un particolare tipo di roccia vulcanica che fuoriuscendo si forma e si plasma così, in maniera del tutto casuale e naturale.
Alla "Punta di Linosa" abbiamo effettuato un paio di tuffi.
Visto che in questa zona dell'isola ci sono le maggiori pendenze sommerse, nella prima "calata" siamo scesi fino ad 72 metri di profondità trovando un'acqua limpidissima ed attraversando a circa 30-35 metri una zona popolata da tantissime "tanute". Nella risalita lungamente abbiamo osservato un brulicante tappeto vivente composto da migliaia e migliaia parapandalus narval, una specie di gamberetto, che ricopriva fittamente il fondale roccioso.
Mentre nella seconda discesa ci siamo abbandonati totalmente con gli occhi e la fantasia alla visione delle strane formazioni di roccia basaltica.
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