lunedì 11 novembre 2013

--immersioni: "BIANCOMANTO"

La combinazione di fattori chimici, fisici e biologici presenti nell'acqua di questo lago d'origine vulganica, ha fatto depositare sul suo fondo un ovattato strato bianco che somiglia ad una strana e surreale nevicata sommersa.
Incanalati all'interno di un inciso scivolo ubicato in ben precisa posizione, siamo andati nella zona che offre le maggiori pendenze in assoluto.
Come accade sempre, però, di questa accentuatissima inclinazione non ci si rende conto mentre si va giù.
E' solo quando s'inizia la risalita che con un colpo d'occhio verso l'alto si ha la piena percezione della ripida erta sovrastante.
Nel buio perenne delle quote fonde, oggi a 67 metri, la luce emanata dai nostri illuminatori accendeva il fondo bianco esaltandolo ancor di più con un bel alone chiarissimo e sfumato.
Un guanto stagno del mio compagno d'immersione aveva una perdita, così l'amico si ritrovava per lungo tempo con la mano in ammollo a 10°. Per tale motivo, la sua mano intirizzita, abbiamo iniziato la risalita.
Anche nella zona d'acqua più bassa, ci siamo divertiti trovando l'ennesimo relitto: una "Vespa", sicuramente rubata e gettata tra i flutti perchè mancante totalmente di motore.

Nessun commento:

Posta un commento

Ben lieto della visita, grazie. Se vuoi lasciare un'opinione puoi farlo qui.