Ci sono giornate d'immersioni, sensazioni nella storia di un sommozzatore che indelebilmente rimangono dentro.
Il primo settembre del 2015 per me è stato così quando sott'acqua vedevo le "prime bolle" di mia figlia uscire dal suo autorespiratore.
Nei minuti iniziali della sua immersione "numero 1", pensavo ci fosse in lei una più che naturale tensione.
Macchè, lei era tranquillamente, completamente e pacatamente a suo agio.
Ero io, invece, quello in tutti i sensi molto più emozionato.
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