DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
giovedì 13 ottobre 2022
--immersioni: "PRENDERE O LASCIARE"
_ 110 metri _ 153 minuti _ e.c.c.r. _ temperatura acqua 24°C-15°C _
A volte il tempo è tiranno.
Sarei dovuto partire poco dopo mezzogiorno di venerdì da Pescara.
Guidare per 750 chilometri.
Cenare ed andare a nanna.
Sabato mattina immergermi.
Il pomeriggio rimettermi in strada per i 750 chilometri del rientro.
Avevo a disposizione solamente 36 ore.
O questo o niente.
Prendere o lasciare.
Acchiappo tutto.
Profondo tuffo solitario nello Ionio Calabrese in località Lazzàro, poco a sud dello Stretto di Messina.
Nell'acqua con ottima visibilità inizio l'immersione andando oltre una linea di massi sommersi per atterrare ad 8 metri.
Continuo sopra un fondale di sabbia grossa.
Ad una cinquantina di metri supero il netto bordo che delimita un gradone.
Scendo così fino a 70 metri, poi accosto verso sinistra per guadagnare una costola di roccia la cui direttrice è esattamente sulla massima pendenza.
Lungamente la seguo ed esploro verso il basso.
Via via che la profondità aumenta, la luce gradatamente ma costantemente diminuisce.
Aggiro uno scoglio e vedo centinaia, no migliaia di gamberetti semitrasparenti parapandalus narval che sciamano sul fondo e formano un vasto tappeto brulicante che ondeggia scartando impaurito quando investito dall'improvvisa luce del mio faro sub.
Arrivo a 110 metri.
Giacinto Marchionni
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