martedì 27 agosto 2024

--immersioni: "ALTRA SPONDA ALTRA LINEA"


Sarà un impegnativo tuffo nel lago, profondo e lungo che mi farà attraversare strati d'acqua con visibilità e, soprattutto, temperature diverse con una differenza termica importante di 18°C, perché dai 28°C della superficie arriverò ai 10°C alla massima profondità, perciò al solito indosserò muta stagna e sottomuta.
Essendo però in pieno agosto, bardato così per limitare nella pre immersione un eccessivo surriscaldamento, entro in acqua di mattina molto presto quando la sponda orientale del Lago di Castelgandolfo è ancora in ombra e non sotto il sole.
Mentre raggiungo la "linea", noto la straordinaria limpidezza dell'acqua che ha una dominante celeste/azzurra rara da trovarsi, nella quale scendo fino a circa venti metri.
Da qui ai trenta mi muovo in una zona un po' torbida. Di seguito pulitissima come in alto.
Mi torna utile nell'allenamento all'immersione fonda questa linea che apposta finii di posizionare qui un paio di anni fa.
Nel freddo a 10 gradi arrivo alla statuina della Sirena appoggiata a 90 metri, sulle cui curve s'è depositato un impalpabile strato di limo che rimuovo con una sventagliata della mano, e mentre faccio fotovideoriprese penso che una manciata di minuti prima ai 28 gradi del bassofondo stavo sudando dentro la muta.
Al raggiungimento del tempo programmato saluto la bella, inverto la direzione e nel rispetto dei tetti decompressivi mi avvio verso l'alto.
Negli ultimi metri allargo appena il collo della muta stagna per far entrare acqua che immediatamente bagnandomi il corpo mi rinfresca. _Giacinto Marchionni


Due to the depth and the large temperature differences I will be going through (from 28 degrees in the air to 10 at maximum depth), this will be a challenging dive for me.
To avoid the great heat in the sun, very early in the morning I begin my dive under the eastern shore of the "Lago di Castelgandolfo". Up to twenty meters deep I find the water very clear. From 20 to 30 meters the water is a little cloudy, and below this level the water is still clear as above.
In my deep dive training, the guideline I am following is useful. It is a long rope that I have stretched two years ago from 10 to 94 meters deep.
In the 10 degree cold, I reach 90 meters deep to the small metal statue of the Mermaid, but I do not continue.
Above it there is some sediment that I remove with my hand.
Then I say goodbye to the "Bella" and go up.
At low depth I am very hot because the water temperature is 28 degrees, so from the neck of the dry suit I let a little water in.



mercoledì 14 agosto 2024

^^montagna: "VIA MARCHEGGIANI-ADE"


Sul versante nord del Primo Pilastro del Monte Camicia nel massiccio del Gran Sasso d'Italia, si sviluppa la Marcheggiani-Ade (V° / D / sv.500mt), che nei primi 4/5 "regala" una scalata su roccia pessima.
Il laborioso avvicinamento l'abbiamo fatto prima salendo dai 1620 metri di Fonte Vetica ai 2450 metri di una selletta posta più in basso della sommità del Primo Pilastro; quindi perdendo quota su erbe, sassaie e canalini ripidi per arrivare alla Forchetta di Penne a 2245 metri; ed in ultimo proprio alla base delle rotte pareti del pilastro in ambiente severo, scendendo ancora un centinaio di metri sia su sfasciumi di tutte le dimensioni che ci franavano sotto i piedi, che in equilibrio su tratti terrosi ugualmente instabili.
Così siamo giunti all'attacco della via su una piccola macchia d'erba.
Con le sfilate di corda iniziali abbiamo guadagnato la sommità della cresta, che poi abbiamo percorso su delicati saliscendi dentellati per raggiungere un cocuzzolo, dal quale ci siamo poi calati con breve corda doppia in un canalino sottostante.
Questi sono i 400 metri di roccia "pessima" dove con la massima cautela abbiamo scalato a comando alternato soppesando ogni singolo movimento dei piedi e delle mani. Nonostante ciò venivano giù scaglie e sassi appena sfiorati dalle corde, e con prese credute solide che invece prima ci rimanevano tra le dita e poi volavano giù.
Su questo calcare crepato e fragile non è stato immediato trovare e posizionare le protezioni, tant'è che in alcuni tiri la prima siamo riusciti ad infilarla a 20 metri dalla sosta ... lontana.
Utilissimi ci sono stati i chiodi che in ogni filata abbiamo piantato e tolto.
Effettuata la corda doppia, prima abbiamo risalito un canale e poi dei ripidi prati proprio sotto il lungo diedro-camino finale, alla base del quale tiravamo un po' il fiato.
Su questo abbiamo incontrato le maggiori difficoltà tecniche, però finalmente su roccia solida che ci ha consentito una progressione decisa con bei movimenti continui per due lunghi tiri.
Su rocce più appoggiate, con la tirata finale siamo usciti dalla via in prossimità della cima del Primo Pilastro in questa intensa giornata di montagna.


On the north side of the first pillar of "Monte Camicia", in the "Gran Sasso d'Italia" massif, in a wild mountain environment there is the mountaineering route called "Marcheggiani-Ade" (difficulty: D / V° / 500 m long), which in the first 4/5 of the climb "gives" bad rock.
Approach: from "Fonte Vetica" (1620 m), through the "Vallone di Vradda" to a small saddle (2450 m) located just below the top of the first pillar, then descending steeply on meadows, stone debris and gullies to the "Forchetta di Penne" (2245 m), and just getting here is a great satisfaction. Then to the left and under the wall, descend again on very steep terrain to a patch of grass, the starting point of the route.
With the first few rope pitches with great attention and very slowly we reached the top of the crest of the pillar, which we then followed all the way up to make a double rope descent. These are 4/5 of bad rock. In this section we used rock nails. Then we climbed first through a gully and then through very steep meadows to the base of the final rocky dihedral about 100 metres high where we climbed for two pitches on the most technically difficult part of the route, but finally on solid rock. On the less steep rocks, with the last pitch of rope we finished the climbing of this long and intense day.



venerdì 9 agosto 2024

--immersioni: "LINEA CONTINUA"


E' un filo guida ininterrotto quello che si segue per fare un profondo tuffo lacustre, da circa 10 metri fino a quando termina sul fango a 90 metri in corrispondenza di un mazzolino di fiori di plastica.
Qualsiasi tipo di immersioni siano, tecniche o ricreative, la costante pratica è la linea continua. _ _ _ Giacinto Marchionni


It is a continuous guideline that you follow to make a deep lake dive, from about 10 meters until it ends on the mud at 90 meters near plastic flowers.
Whatever type of diving, technical or recreational, the constant practice is the continuous line.