DIVING & MOUNTAINS
Un giorno
in spiaggia a Pescara,
una signora che
faceva troppe domande
chiese a mia figlia piccolissima
quale lavoro io facessi.
Lei ci pensò un po'.
Poi, radiosa le
rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.
lunedì 14 gennaio 2019
^^montagna: "ARGAT HORN"
Quando di primo mattino arriviamo nel paese di Villalago (AQ), punto di partenza di quest'uscita scialpinistica del 12 gennaio '19, il termometro dell'automobile indicava una temperatura di -9°: benissimo!
Grazie a questo bel freddo la neve appena caduta rimane soffice e polverosa, o come si dice nel gergo di quest'attività "powder", insomma di quella consistenza sulla quale poi sciarci sopra è sfizio assoluto!
Messe quindi le pelli di foca sotto gli sci di buon passo iniziamo la nostra gita salendo sempre su pendii mai con forti pendenze, e con sotto gli occhi un completo giro d'orizzonte vicino e lontano tutto imbiancato.
Giunti in vetta, 2148 metri, siamo improvvisamente colti da un forte groppo di Grecale a 70-80 km/ora grazie al quale i -14° dell'aria di questa quota diventano ancor più gelidi, tanto da intorpidirci totalmente la parte sinistra del volto.
Impossibile rimanere quassù a far la solita caciara per la raggiunta cima, scendiamo immediatamente avvolti anche da uno sbuffo di nuvola a vento che di colpo rende tutto grigio ed ancor più freddo.
Solo persa la quota, usciti dalle nebbie e ridossati dai forti spifferi, finalmente ci godiamo la sciata meritatamente guadagnata dopo la fatica della salita.
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