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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

domenica 26 agosto 2018

^^montagna: "VIA FEDERICI-ANTONELLI"


Per cercare di evitare eventuali precipitazioni che in questo agosto 2018 sembrano arrivare ogni pomeriggio sul massiccio del Gran Sasso con precisione da segnale orario, anticipiamo la partenza del nostro avvicinamento, quindi alla buon'ora lasciamo la località Piana di Laghetto di Cima Alta.
Di buon passo percorriamo la prima parte del sentiero Pier Paolo Ventricini e poco prima di arrivare alla forcella del canale del Tesoro Nascosto lo abbandoniamo per risalire a mancina tutto l'incassato canale Bonacossa fino al termine sull'omonima forcella.
Da questo punto si apre tutta la prospettiva della bellissima placconata calcarea della parete sud-ovest della Prima Spalla del Corno Piccolo, sul cui lato sinistro si snoda la via "Federici-Antonelli" sulla quale scaliamo oggi.
Questa via fu aperta nell'estate del 1939, ed ebbe la prima ripetizione nell'agosto del 1957 a dimostrazione ancora una volta che i "Gransassisti" dell'epoca che scalavano con pesanti scarponi, erano davvero bravi.
Noi ripetitori di oggi, con scarpette leggere ed aderenti, abbiamo trovato difficoltà fino al V° grado lungo quest'itinerario verticale e logico che offre resistenza costante, culminante in uno strettissimo, un po' ostico e faticoso tratto consigliabilmente da scalare senza zaino.
La via "esce" sulla cresta della Prima Spalla ed oramai in vista della vetta del Corno Piccolo sulla quale però oggi non andiamo, preferendo scendere direttamente per l'ombrosa "Normale da Nord" (passi di II° in disarrampicata), oggi resa in certi tratti scivolosa a causa dell'umido ristagnante sulle rocce per il maltempo dei giorni passati.

mercoledì 22 agosto 2018

^^montagna: "NEBBIA AL CAMPANILE"


Con la situazione metereologica incerta ed instabile che va avanti da più giorni, e che puntualmente ogni pomeriggio ad orario variabile scarica sul massiccio abbondanti precipitazioni temporalesche, andiamo a scalare sul Campanile Livia del Corno Piccolo la Via dei Triestini per la sua variante d'attacco aperta da Gigi Mario.
La non lunga linea di salita, alpinisticamente parlando logica e razionale, va dritta verticale dalla base alla cima del campanile iniziando prima per un canale camino, poi per un deciso diedro (tratto chiave), quindi per un bel sistema di fessure, per finire quindi su di una placca molto aerea.
Abbiamo scalato in un'atmosfera nebbiosa, umida e grigia, e per quello che mi riguarda valutando ogni centimetro quadrato della roccia sulla quale mettevo mani e piedi. Arrivati sulla sommità della guglia e sempre immersi dentro le nuvole, sentivamo anche il rimbombo sordo dei tuoni di un non lontano temporale che ci faceva prudenzialmente optare per una discesa in doppia invece di proseguire per la cresta delle Fiamme di Pietra come da progetto iniziale.

lunedì 13 agosto 2018

^^montagna: "CIMA DELLE MALECOSTE"


Partendo dalla stazione di arrivo a monte della funivia di Campo Imperatore, l'undici di agosto '18 abbiamo cercato un tranquillo giro fino alla Cima delle Malecoste (2444 mt.), passando per il Pizzo Cefalone(2533 mt.) e la Cima Woytila (2225 mt.).
Tra questi due rilievi la rocciosa linea di cresta è bella, articolata ed a tratti esposta, ma non difficile. Il pezzo invece che conduce alle Malecoste è decisamente arrotondato, ma non per questo meno interessante in quanto gli affacci verso il Pizzo d'Intermesoli, il monte Corvo, l'anfiteatro del Venacquaro, il Lago di Campotosto, il Corno Grande ed il Corno Piccolo sono davvero panoramici.