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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea e dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.); e sin da ragazzo frequentatore della montagna, davanti a lei costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

sabato 21 febbraio 2015

^^montagna: "GENZANA"


Da Frattura (frazione del comune di Scanno - AQ) sci ai piedi fin da subito, vado prima per evidente sterrata che a mezzacosta sale dolcemente verso est/sud-est e poi superato prima un fontanile (1551 mt) e dopo una curva a destra, abbandono la larga pista segnata e mi dirigo con libera traccia per piacevoli pendii boscosi mai fitti, guadagnando così decisamente quota.
Attraversando ampi dossi oramai liberi da vegetazione mi porto sul filo di cresta che in un lungo saliscendi in direzione nord mi farà giungere alla meta odierna: il Genzana (2176 mt) dove mi riposo e mi rifocillo al sole.
La temperatura è perfetta, relativamente alla quota, la visibilità è a dir poco straordinaria con i panorami dell'Abruzzo al solito silenziosi e commoventi.
Poco alla volta il ritmico flappeggiare di un elicottero si fa sempre più vicino fin quando il velivolo atterra con il suo ventoso alone a pochi metri da dove mi trovo.
Ne scendono due tecnici che devono fare manutenzione ad un ponte radio. Uno dei due mi si avvicina e mi riporta le parole del pilota che dice che mi "devo" spostare da lì. Gli rispondo di riferire al pilota che io la vetta me la sono guadagnata sudando e faticando e se vuole può spostarsi lui che con il suo aggeggio di fatica non ne ha fatta.
Finito di armeggiare i due rimontano a bordo e sfumando verso il basso nel vento, nel rumore e nella figura, sempre più piccola la metallica libellula scompare all'orizzonte.
Allora, finalmente ritornata la quiete, in solitudine mi gusto ancora a 360° questi remoti orizzonti imbiancati.
Arriva il tempo di lasciare la cima. Inforco gli sci e via vado giù su una neve perfettamente trasformata che offre godimento assoluto in questa scialpinistica da incorniciare e poi, come una foto, da sistemare nella parete dei ricordi belli.
Mi rimetto in sintonia.

sabato 14 febbraio 2015

^^montagna: "ARGAT HORN"


Scialpinistica in solitaria da Bisegna (AQ) fino all'anticima dell'Argatone, salendo prima per una caratteristica gola rocciosa e quindi per vallette, macchie boscose ed ampi pendii.
In discesa raggiungo per cresta la poco pronunciata elevazione detta ROSA PINNOLA (1908 mt), e poi su un'ampio e lungo dosso scendo per ricongiugermi alla di traccia di salita.
Nonostante abbia praticamente incontrato neve pesante, farinosa, crostosa, durissima, trasformata, gessosa, insomma proprio di tutti i tipi, la bellezza delle silenziose ed estese prospettive appenniniche che il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise sa offrire, ampiamente ripaga.


"ARGAT HORN" di marchionni-zz-giacinto

lunedì 9 febbraio 2015

--immersioni: "FOG"

In questo lago solitamente s'incontra acqua lattiginosa, se non addirittura torbida, nella fascia d'acqua compresa tra la superficie e 20-25 metri di profondità, per poi trovare a quote più fonde orizzonti sommersi più tersi. Oggi, probabilmente a causa delle persistenti piogge dei giorni passati, era esattamente il contrario: visibilità accettabili all'inizio e sotto poi nuvolalglie di sospensione.


"FOG" di marchionni-zz-giacinto