La mia foto
PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

domenica 28 ottobre 2018

--immersioni: "MADAGASCAR, NOSY BE: SOTTO E SUL MARE"


Gorgonie
Spugne
Coralli
Plancton
Pesci Farfalla
Corvine
Pesci Trombetta
Carangidi
Anemoni
Pesci Lucertola
Murene
Glass Fish
Cernie
Pesci Angelo
Pesci Pipistrello
Stelle
Tartarughe
Polpi
Razze
Squali
Squali Balena
Remore
Balene,
noi meravigliati abbiamo avuto la fortuna di poter osservare in questo viaggio nel mare di Nosy Be in Madagascar.

martedì 23 ottobre 2018

--immersioni: "MADAGASCAR, LE TARTARUGHE DI NOSY SAKATIA"



Nell'isoletta di Nosy Sakatia appartenente al'arcipelago di Nosy Be in Madagascar, ci siamo tuffati assieme a numerose tartarughe chelonia. Questi animali sono abituali frequentatori della zona perchè i fondali del sito sono ricchi di piante marine delle quali si nutrono.
L'esperienza è stata unica, emozionante e particolare in quanto si m'era già capitato d'incontrare durante immersioni singoli animali, ma mai in questo numero e così avvicinabili.

^^montagna: "VIA BRANCADORO"


In una giornata d'ottobre tersa e non fredda, bell'ascensione al Monte Prena (2561 mt.) nel Massiccio del Gran Sasso d'Italia, con il superamento di tratti alpinistici sia in salita che in discesa che seppur non difficili sono da non sottovalutare, e da evitare assolutamente in caso di forti piogge. L'itinerario si snoda tra numerose guglie calcaree d'erosione che creano singolari prospettive, mentre nei tratti liberi la vista può spaziare sui vasti spazi che offre l'altopiano di Campo Imperatore.

lunedì 22 ottobre 2018

--immersioni: "MADAGASCAR, NOSY BE: RELITTO MITSIO"



Sulla costa occidentale dell'isola di Nosy Be in Madagascar, in località Atnam, su di un fondale sabbioso di una trentina di metri è stato volontariamente affondato il peschereccio "MITSIO" con lo scopo di creare un sito artificiale dove i pesci ed organismi marini vari potessero trovare rifugio, tane e substrato dove poter attecchire.
Nella nostra immersione abbiamo potuto osservare che non solo tutte le strutture metalliche sono ricoperte di svariate forme di vita, ma anche che tra queste c'è uno sciamare di un incredibile numero di specie, tra le quali i protagonisti sono certamente i pesci leone che con le loro criniere di aculei molto decorative, ma soprattutto pericolosamente velenose, pullulano un po'ovunque.