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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

mercoledì 22 agosto 2012

^^montagna: "LA NEBBIA DEL PARETONE"

Dal piano di Laghetto di Cima Alta, località Prati di Tivo (TE), ancora notte c'indirizziamo nel vallone delle Cornacchie dal quale deviamo all'altezza del Passo delle Scalette per la Cengia dei Fiori sulla quale a tutti gli effetti si pratica "alpinismo in orizzontale".
Stiamo andando a scalare la Via "Nebbia del Paretone" di circa 350 metri di svilpuppo sulla parete nord-est dell'anticima della vetta orientale del Corno Grande, aperta il 26 giugno 1983 da Tiziano Cantalamessa e Massimo Marcheggiani.
Nonostante la vicinanza "in linea d'aria" con paesi, strade, autostrada che si possono vedere proprio giù in basso ed dei quali ci giungono ovattati i rumori e suoni, ci si trova nel vero senso della parola in un ambiente poco solitario e severo.
Questa "via" offre un punto panoramico notevole sulla valle sottostante ed un affaccio di rilievo sull'articolato, aspro e vasto "Paretone".
Percorse tutte le lunghezze di corda della via su rocce tutt'altro che compatte con passaggi fino al V° superiore, ci ricongiungiamo alla Cresta Nord con ancora 350 metri da salire in cordata, andando quindi ad uscire sulla ferrata "Ricci", poco sopra il tratto attrezzato inferiore, per un totale di circa 700 metri di terreno alpinistico.
All'imbrunire transitiamo al rifugio Franchetti dove ci prendiamo una pausa giusto il tempo di riprendere il fiato e mangiare qualcosa.
E' stata davvero una giornata piena, lunga ed intensa vissuta in montagna della quale, a dir la verità, il breve "filmetto" non rende completamente giustizia.

giovedì 16 agosto 2012

^^montagna: "VIA DELL'INCONTRO"

Salendo nel Vallone delle Cornacchie dalla Madonnina (Prati di Tivo-Gran Sasso), proprio alle spalle del rifugio "Carlo Franchetti" c'è la caratteristica forma triangolare della parete ovest dell'anticima settentrionale della vetta orientale del Corno Grande.
Su questa parete con "linee" da alpinismo classico si snodano due "vie" vicine tra loro.
Ad agosto del 2011 scalammo quella più a sinistra, l'ALLETTO-CRAVINO (anche su questo sito). Oggi invece saliamo sull'altra, la VIA DELL'INCONTRO aperta da Massimo Marcheggiani e Roberto Mancini il 29 agosto del 1981.
I primi due tiri di corda sono caratterizzati da una linea tutto sommato verticale, con alla base un'evidente fessura-camino che porta sulla grande cengia che taglia la parete.
Abbiamo seguito poi un breve muretto ricco di appigli dal quale s'intuisce un camino-canale verticale molto bello da risalire. Alla sua fine ho sostato su una selletta che forma un pulpito.
Da questo punto chiaramente ci siamo indirizzati a destra su una marcata cengia in lieve ascesa.
Proseguendo ancora per poco su questa stessa struttura, una volta superato uno spigoletto appena pronunciato si va a sinistra in verticale fino ad un comodo terrazzo.
Solo dopo essere ripartiti da questo, ancora dritti in alto per placche finalmente riusciamo a scorgere il punto di riferimento di questa via, cioè un caratteristico tetto ad arco. Si sosta quindi su una rampa inclinata già vista quando arrampicammo lo scorso anno sull'Alletto-Cravino.
Ci siamo spostati per poco verso destra su questa rampa fino a trovarci proprio sotto il tetto che deve essere aggirato alla sua sinistra. Questo è il primo tratto chiave della via. Su rocce un po' instabili, in forte esposizione verticale si rimonta il tetto arcuato per arrivare su un comodo ripiano. Bello!
Segue subito dopo il secondo tratto chiave. Prima ho scalato una paretina appigliata con rocce ancora instabili, e poi quando la verticalità sopra la mia testa è diventata troppo impegnativa, sono andato sull'unica linea da seguire che è quella di una diagonale a sinistra. In un terreno "smontabile con le mani", molto cautamente ho aggirato da vicino un dolmen semovente. Quindi ancora alcuni passi su una cengia espostissima e poi finalmente sono giunto in sosta.
Da qui sono ripartito per l'ultima lunga (60 metri) sfilata di corda. Ancora in diagonale a sinistra, ma su rocce che si abbattono in pendenza. Di seguito per la linea più diretta verso l'alto e, superati dei muretti da non sottovalutare assolutamente, siamo usciti dalle difficoltà alpinistiche.


mercoledì 8 agosto 2012

^^montagna: "SALADINI-FLORIO"

Continua il caldo estivo anche sul Gran Sasso d'Italia, stemperato però dall'ombra del versante roccioso a nord del Corno Piccolo.
La "Saladini-Florio" (aperta il 1° ottobre 1961) è una via che segue un canele camino ad arco.
L'arrampicata è divertente e su bella roccia.

lunedì 6 agosto 2012

^^montagna:"BIMBI NEL ... CALDERONE !"

700 metri di dislivello fino al ghiacciaio del Calderone per 5 irrefrenabili bambini!

giovedì 2 agosto 2012

^^montagna: "IL CAMINO DELLA PARETE EST"

Dobbiamo rinunciare ai nostri "progetti alpinistici" a causa del vento da sud-ovest che nella mattinata di domenica spazzava con forte intensità il Gran Sasso.
Così ci siamo dirottati sulla parete est del Corno Piccolo, l'unica di questo versante ridossata ed al riparo.
La "VIA DEL CAMINO", situata poco a sinistra della "via della Crepa", attacca in corrispondenza di un diedro canale che si risale, con circa tre lunghezze di corda in tutto, fin dove la pendenza si abbatte.
Poi bisogna infilarsi per una "lunghezza di corda" nel caratteristico camino che le dà il nome, scalandolo con tecnica d'opposizione di piedi e schiena.
Oggi siamo usciti per il percorso originale (Bruno Marsili ed Antonio Giancola 1933), un'evidente rampa verso destra, mentre la prima volta che la scalammo (agosto '09) percorremmo la variante di sinistra transitando dentro un insidiosissimo tunnel verticale di roccia marcia (Bruno Marsili con Antonio Panza il 9 settembre 1934).