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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

martedì 10 marzo 2020

^^montagna: "MANCA MOLTO ?"

Sulla più che pluriviolata vetta del Monte Elefante, non abbiamo ne' scalato e manco fatto un'escursione, ma innanzi tutto abbiamo fatto caciara e poi magnato e bevuto: sformato, salsicce, panini, ovomaltina che da forza, tarallucci, ferratelle, panini, te corretto, caffè corretto, birre varie, grappa.

domenica 8 marzo 2020

--immersioni: "CIAO"


"CIAO" dai fondali del Lago di Albano Laziale che come al solito sotto le sue onde accoglie con un'atmosfera misteriosa che da sempre mi suscita curiosità. Sott'acqua la visibilità migliorava a partire dai 40 metri in giù; (84 mt _ 90min. _ temp. acqua 10° _ e.c.c.r. _ dil. TMX 12/44).

martedì 3 marzo 2020

^^montagna: "FORCHETTA MAJELLA"


Partiti dalla Fonte di Nunzio (1249 mt), una volta usciti dal bosco e superata la Fonte dell'Orso (1706 mt), siamo arrivati nell'ampia valle glaciale di Fondo Majella che abitualmente viene risalita al suo centro. Noi incuriositi invece dalle strutture rocciose che fanno da contrafforte alla linea di cresta e che vedevamo in alto e piccole sulla nostra sinistra, destra orografica del vallone, abbiamo variato indirizzandoci da quella parte.
Calzati i ramponi sulla neve molto dura, sulla massima pendenza giungevamo fino a circa 2200 metri di quota proprio sotto quei particolari ed imponenti torrioni calcarei singolarmente modellato tutti appuntiti dall'erosione.
Abbiamo quindi traversato alla loro base verso destra osservandoli con attenzione e curiosità fino ad incontrare un bel canale che abbiamo risalito per uscire poco sopra Forchetta Majella (2390 mt), il valico che congiunge il vallone alla depressione di Fondo di Femmina Morta.
Con il vento a raffiche che spazzava la cresta, siamo rimasti giusto il tempo di rifocillarci prima di sciare verso il basso fin dove la neve lo consentiva.
Comodamente seduti, alla fine pizza e birra.

domenica 1 marzo 2020

--immersioni: "ALLE ACQUEVERDI"


Già da affrontare con molta attenzione per le normali caratteristiche di scarsa visibilità, in inverno con la temperatura dell'acqua a 6°, nonostante la protezione dell'adeguata muta stagna e relativo abbigliamento termico al di sotto, l'immersione nel Lago di Scanno diventa impegnativa sia dal punto di vista fisico che della concentrazione. L'averla effettuata con l'apparato a circuito chiuso ha contribuito a non far disperdere calore al corpo nei settanta minuti trascorsi sott'acqua, contrariamente a quanto invece accade con un comune autorespiratore a circuito aperto.