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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

martedì 17 luglio 2018

--immersioni: " PACI' "


Sulla bellissima e molto pendente linea costiera che congiunge Scilla (RC) al paese di Cannitello (RC), sul versante calabrese dello Stretto di Messina, una punta appena accennata chiamata Pacì si protende verso il mare.
Sotto di essa è possible effettuare immersioni sempre a patto di essere assolutamente più che sicuri di andare in acqua nel momento della stanca della corrente dello Stretto.
Così è stato per questa mia discesa, appoggiata in superficie sempre con grande competenza da Franco Amedeo (associazione UN TUFFO NEL BLU), nella quale ho potuto girovagare a mio piacimento per soddisfare la curiosità di sbirciare in angoli sommersi a me nuovi.
In particolare ho notato che attorno a tutti i grandi scogli sui quali sono transitato in profondità, nella fascia d'acqua tra i 60 ed i 70 metri, c'erano dei profondi avvallamanti similmente a quello che accadrebbe ad un grosso sasso attorno al quale scorrono le correnti di un fiume, insomma il sedimento di materiale grossolano era stato spostato dalle enormi masse d'acqua che investono i fondali della zona, con punte anche di 5-6 nodi di velocità, durante le fasi della "rema" rispettivamente dette di scendente e di montante.

martedì 10 luglio 2018

--immersioni: "CHE SCALONE !"


Il sito d'immersione situato sul versante siciliano e poco a nord dello Stretto di Messina detto "LO SCALONE, ha questo nome perchè l'inclinata stratificazione rocciosa che s'incontra sott'acqua molto ricorda i gradini di un'enorme scalinata che scende nelle profondità del mare.
Le spettacolari "alzate" di tali gradini sono delle alte e verticali pareti sommerse ricoperte dalle paramuricee gialle e rosse, onnipresenti nello stretto.
Anche qui naturalmente è indispensabile immergersi solamente nei momenti della stanca della "rema", la corrente.

martedì 3 luglio 2018

--immersioni: "WHERE THE STREETS HAVE NO NAME"


Di basamento al "pennello" che si protende verso il mare del braccio del porticciolo di Scilla, logicamente ci sono accatastati innumerevoli cuboidi di cemento. Ancora al di sotto di questi una profonda spaccatura tra le rocce, che comunque consente il transito di un sommozzatore, è detta dai locali "Grotta delle Corvine".
Così, per dovere di cronaca, bisogna dire che oggi lì sotto di quei pesci detti corvine (nome scient. Sciaena umbra), non se ne vede per sbaglio neppure l'ombra di una coda, però se sono state nominate per indicare questo sito sommerso, una volta parecchio tempo fa dovevano pur esserci qui sotto.
Detto ciò, al di là della provenienza del toponimo sommerso, i fondali situati attorno e sotto la grotta al solito mi hanno entusiasmato con la loro prepotente esplosione di colori.