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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
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domenica 31 marzo 2019

^^montagna: "VIA STORICA ALLA META"


Nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ascensione invernale per la parete nord-est del Monte Meta (2242 mt) sull'alpinistica Via Storica, che iniziando poco prima di un netto costolone roccioso, salendo situato sulla sinistra, e grosso modo a metà del Canalone Centrale, su costanti e belle pendenze finisce poco distante della croce di vetta.
Su tutta la linea abbiamo trovato neve portante ed in ottima condizione per gli attrezzi, tranne immediatamente dopo l'inizio del terzo tiro quando, appena ripartiti dalla sosta, abbiamo dovuto superare un tratto di rocce poco proteggibili ed a secco, passi di III°.
Un ripido muro è stato l'ultimo ostacolo da svalicare prima di uscire dalle difficoltà sulla panoramica cresta poco sotto la cima.

lunedì 4 giugno 2018

^^montagna: "META ULTIMA"


Alle latitudini abruzzesi fare l'ultima scialpinistica il 3 di giugno e trovare il Canalone di nord-est della Meta (2242mt), nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, ancora quasi del tutto completamente innevato non capita tutti gli anni!
Dalla radura di Campitelli prima per bel bosco a poi per i Biscurri, raggiungo la base del canale che per ben due volte salgo e poi scendo sciando con grande divertimento.
Viste le condizioni ottime della neve super trasformata, nonostante il caldo che inizia a far sentire le sue vampe anche in quota, non potevo di certo mancare l'occasione di chiudere la stagione con gli sci così ed in compagnia di numerosi camosci!

domenica 2 maggio 2010

^^montagna: "CANALE DELLA CLESSIDRA"

Sabato primo maggio 2010



Decidiamo di andare sulla META (2242 mt.), salendo per il canale della "Clessidra".
Partiti dal rifugio Campitelli (1445 mt. raggiunto dal paese di Pizzone perchè la strada proveniente dal lago della Montagna Spaccata è interrotta per frana), già nel bosco incontriamo le prime chiazze di neve, e di seguito diventa continua dai ruderi del fortino abbandonato (1775 mt).
Arrivati alla base della bastionata della montagna calziamo i ramponi e, picozze alla mano iniziamo l'ascensione su pendenze attorno ai 45°.
Superato l'ultimo strappo finale, percorriamo il breve saliscendi di cresta che ci separa dalla vetta vera e propria.
Dopo il riposo gli amici si avviano verso il Monte Tartaro, mentre io scendo con gli sci sull'ampio Canalone Centrale, inconfondibilmente più ampio tra quelli di questo versante, su una bellissima neve trasformata di primavera.
Finita la sciata ripercorro un tratto della piana dei Biscurri e poi riappiccico le pelli di foca e con decise diagonali rimonto verso il lungo filo di resta che separa la cima della Meta da quella del Monte Tartaro.
Ancora giù per la seconda scivolata della giornata fino ai sassi del vecchio fortino dove mi ricongiungo alla cricca..