MONTAGNESOMMERSE
DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
09 dicembre 2025
--immersioni: "LE SCULTURE"
In località Trevignano sul Lago di Bracciano, in un circuito indicato con filo guida si possossono osservare a diverse profondità delle pregevoli sculture metalliche rappresentanti sia alcuni animali marini stilizzati come un granchio, un pesce, un polpo ed un calamaro, che i modelli di tre relitti che hanno avuto storie militari ed umane importanti: il sommergibile russo Kursk, la nave ospedale inglese Britannic gemella del Titanic e la corazzata tedesca Bismark.
Oltre alla naturale curiosità suscitata dalle realizzazioni, questo percorso risulta essere un ottimo supporto d'addestramento alle immersioni.
A causa infatti della scarsa pendenza del fondale per completare l'intero giro che arriva ad una profondità massima di 47 metri, in circuito aperto e spingendo con le pinne i tempi di fondo, i consumi di gas e le decompressioni si allungano, fattori che il sub deve avere adeguatamente pianificati.
In Trevignano on Lake Bracciano, there is a submerged line-guide wich reaches some original metallic sculptures representing a crab, a fish, an octopus and a squid, and the models of storic ships wrecks: the Russian submarine "Kursk", the British hospital ship "Britannic" sister-ship of the "Titanic" and the German battleship "Bismark".
It's not an easy dive because to complete by fins and in open circuit the entire tour with its 47 meters of maximum depht, due to the shallow slope the divers must to compute long dive times with relatives gas consumptions and decompressions, becoming a very formative training for them.
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Lago di Bracciano
01 dicembre 2025
--montagna: "MILLE E UNA NOTTE"
Tra la vegetazione che non disturba e sul calcare con grip più che eccellente, bella scalata assieme agli apritori Alberto e Noris sulla parete sud-ovest del Monte Soratte sulla via MILLE E UNA NOTTE.
Beautiful climbing on the south-west face of the Monte Soratte, with its excelent grip on the mountaineering route "MILLE E UNA NOTTE". Together with us Alberto e Noris, the openers of the route.
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Monte Soratte,
Via MILLE E UNA NOTTE
20 novembre 2025
^^montagna: "F.I.R.S.T. CON VARIANTE"
Ad ottobre del 2017, sulla parete est del Corno Piccolo avevo già scalato questa via, al cui attacco c'è una piccola targa in marmo.
Da questo punto costeggiando la parete a sinistra/ovest arriviamo alla variante che scaleremo oggi: un evidende canale di rocce ed erbe posto poco prima di una rientranza detta Grotta delle Cornacchie, che si è formata dal distacco di giganteschi blocchi.
Visto di fronte il canale pareva più appoggiato, invece una volta dentro ci ha obbligato con passi anche di III° superiore tra poche rocce e molte erbe ripide.
Su questo terreno delicato siamo saliti per circa 120 metri e dopo aver superato un ultimo tratto in discesa, su un comodo terrazzino ci siamo ricongiunti con la via originale.
Dalla sosta in comune, su in verticale parte "Cavalcare la Tigre", dura ed iconica via del massiccio, mentre proseguendo sulla F.I.R.S.T. prima abbiamo traversato qualche metro a destra e poi scalato diedri e canali fino ad una zona appoggiata chiusa per tre quarti da belle pareti.
Quindi di fronte a noi, ancora con tre tiri di siamo usciti sulla cresta di nord-est del Corno Piccolo.
In October 2017 (on this web site), on the "Corno Piccolo" east face I climbed the mountaineering route F.I.R.S.T. for its original line, that starts near a little marble plaque.
From this point, leftward we reach the base of an evident rocky and grass gully, the F.I.R.S.T. variant.
Seen from distance this gully appears easy, but instead it offers mountaineering difficulties of III°+ to climb on few rocks and many grasses, and on this delicate ground we climb up to reach the original route of the F.I.R.S.T.
From here, in vertical starts "Cavalvare la Tigre" a "Gran Sasso" Massif very hard and iconic route. While few meters on right, we continue on limestone dihedrals and walls up to the end of the route, on the "Corno Piccolo" North-East Ridge.
14 novembre 2025
--immersioni: "CALCAROLLE"
Appena a sud di Torbole-Nago, sulla sponda est del Lago di Garda il delineato spigolo roccioso della Punta di Calcarolle deciso si protende verso l'acqua.
Con un sottopassaggio a gradoni raggiungo la riva che è al ridosso e senza onde dal tipico e costante vento del mattino proveniente dal primo quadrante.
Vicino a destra c'è la parete rocciosa che però tralascio, perchè in questa prima esplorazione preferisco andare direttamente dall'accesso in acqua dove mi trovo sulla massima pendenza, per 270°/ovest dove abbastanza velocemente guadagno profondità sul sedimento con scogli sparsi.
Dopo la fascia d'acqua più luminosa e meno fonda, noto che il mio faro sub penetra parecchio il buio che ho davanti. C'è una straordinaria visibilità, addirittura con dominante blu, tanto che a 90 metri provo anche a spegnerlo riuscendo a vedere distintamente attorno a me nel crepuscolo! Cosa rara in un lago, ed allora nell'acqua limpida vado ancora.
Oltrepasso i 100 metri e nel buio pulito intorno osservo. Sul fondale un po' monotono che continua giù con la stessa pendenza non c'è nulla di particolare, eppure quel suo profilo in discesa che non si sa dove vada, non poco m'affascina.
Non ho fretta, guardo ancora e poi con ampia accostata inverto la direzione.
In una prima fase della risalita rimonto la china sommersa curiosando tra le poche e basse rocce che mi vengono incontro, poi allontanandomi dall'ideale linea di massima pendenza sulla quale mi trovo devio un po' alla mia sinistra/nord, dove a poco più di 50 metri ritrovo lo sperone roccioso che affonda nel sedimento, e che da lì seguo.
Ancorata al calcare, a 12 metri vedo una piccola piattaforma metallica da addestramento, dalla quale mi allontano di poco a destra/sud, per ritrovare le rocce già superate ad inizio immersione e terminare la decompressione.
(104 metri/140 minuti/doppio e.c.c.r.)
After Torbole-Nago, eastern coast of Lake Garda, few kilometers towards south there is a rock spure called "Punta Calcarolle".
By a subway with steps I reach the shore, today with the surface completly calm.
Near on my right the rock wall drops into tha lake water. But for my this first deep dive exploration, I prefer proceed streight on the maximum slope from the little shore where I'm.
So I swimming on the sandy and muddy bottom with few rocks on. There is a very good visibility, infact at 90 meters deep i can see around me in the darckness with the lights off! Rare in a lake.
I arrive at 104 meters, then I ascent and I head myself to my left/north, where at 50 meters I reach and explore the submerged rock wall of Calcarolle. I go up on it completing the decompression.
(104 meters/ 140 minutes/ double side mount e.c.c.r.)
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Calcarolle,
Lago di Garda
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