DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
sabato 25 marzo 2017
--immersioni: "INCHIOSTRO"
Sempre nere come l'inchiostro sono le prospettive sommerse dei fondali del Lago di Albano, o Castelgandolfo.
Un naturale e perenne strato di microalghe ed altro materiale inorganico presente in sospensione nelle fasce d'acque più vicine alla superficie, fa si che al di sotto di queste la luce del sole non riesca a penetrare, creando quindi una situazione di totale e costante buio.
In quest'immersione lo strato più che lattiginoso oggi era talmente fitto e fastidioso che per alcuni tratti mi ha costretto a procedere a tentoni sul ripido ammasso di scogli, e solo attorno alla profondità di 15-20 metri la bruma sommersa si diradava.
A dir la verità mi sarei aspettato, come normalmente accade, di trovare al di sotto del torbido acqua più limpida, però oggi non era cosa perchè una live sospensione che ha disturbato lo sguardo è stata la costante compagnia per tutta la durata della fase fonda.
Superati la quarantina di metri ho attraversoto una zona libera da rocce che hanno ripreso poi immediatamente la scena dai 50 metri in giù, andando a disegnare linee molto inclinate sulle quali passavo illuminado con il mio stretto fascio.
Come già ho potuto verificare in altre occasioni, dalla batimetrica dei sessanta metri nell'acqua si creava un'ancor più fine nebbiolina bianca che eccitata dalla luce divieniva ancor più fastidiosa a causa dell'alone riflettente che generava.
Raggiunti i limiti di tempo e di profondità prefissati, prima di iniziare la risalita con calma ho gustato ancora il panorama d'inchiostro che mi circondava, incrudito dalla temperatura dell'acqua costante a 10°C che alla lunga, nonostante l'indispensabile protezione della muta stagna, qualche brivido me l'ha provocato.
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