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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.

sabato 19 agosto 2017

--immersioni: "PESSIMO UMORE"


Il LAGO DI SCANNO (AQ), è un gradevolissimo posto per tranquille gite fuori porta nelle festività.
Figurarsi poi in questi caldi e soleggiati giorni della terza settimana d'agosto, classico periodo di ferie, quando è preso d'assalto dai tanti turisti che vi trascorrono il loro tempo libero, passeggiandoci a piedi, in bicicletta, a cavallo, prendono il sole, facendoci il bagno, navigandolo in pedalò e quant'altro.
Preferendo però personalmente le ore fresche del mattino e la tranquillità, ci arrivo che sta appena albeggiando.
Prima d'iniziare i preparativi, da una caletta erbosa mi avvicino alla sponda e allungo un preventivo sguardo indagatore notando due cose che di lì a poco saranno fattori da prendere in considerazione per la mia immersione:
primo, il livello dell'acqua a causa delle scarse precipitazioni della stagione è più basso di un paio di metri, quindi per me con l'autorespiratore in spalla l'accesso sarà un po' più lavorato.
Secondo e più condizionante, già dalla superficie vedo l'acqua con sfumature che conoscendo bene il sito, lasciano presagire visibilità subacquee molto limitate. Su questo punto mi auguro vivamente di essere in errore.
Eseguite tutte le procedure pre-immersione sull'apparato a circuito chiuso mi avvio verso la spiaggetta e scendo sullo sdrucciolevole ciotolame pietroso che normalmente è sott'acqua. Con un po' di gioco d'equilibrio calzo le pinne, effettuo gli ultimi controlli e vado.
Purtroppo i miei presagi sulla visibilità risultano essere giusti, infatti nei primi due, tre metri di profondità trovo acqua come il latte, fastidiosa alla vista. Più in basso, poi, anche peggio.
Cautamente scendo nel torbido sempre più nero, perchè più giù si va e meno luce c'è, cercando nei limiti di non sollevare ulteriore sospensione.
E' una parola però! Con sole due spanne di visibilità dal vetro della maschera non è semplice rimanere in stilistico ed elegante assetto a mezz'acqua sollevato dal fondo, per forza di cose devo starci appiccicato avendo almeno sfumato davanti agli occhi il necessario riferimento.
Oggi, LUI, il lago quì sotto è proprio di PESSIMO UMORE.

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