DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
lunedì 10 marzo 2025
--immersioni: "K 91"
Non avevo voglia di sfacchinare scendendo e riasalendo per scomodi viottoli che dalla strada statale Gardesana Occidentale consentono l'accesso all'acqua del Lago di Garda, quindi mi sono cercato uno slargo dove parcheggiare che era distante una ventina di metri dalla riva, ma soprattutto al suo stesso livello. Volevo insomma si fare una discesa fonda con partenza da terra, diversi siti di questo lago possono garantire ciò a chi sa rinunciare all'indubbia comodità di una barca appoggio, ma volevo soprattutto un sito dalla logistica pre e post tuffo meno lavorata del solito.
Alle 8 e 30 del mattino di una giornata grigia, c'era foschia tanto che la sponda opposta si nascondeva alla vista, ho iniziato accolto dall'ottima visibilità, qui propria dell'inverno, rimasta invariata fino alla massima profondità, come anche la temperatura sempre a 10°C.
Superate le iniziali rocce e piante lacustri del fondale, mi ci sono posizionato sopra a mezz'acqua sollevato di poco più di un metro, muovendomi dentro il suo accogliente celeste-azzurro.
A 60 metri, a causa di un lieve incoveniente di compensazione ad un orecchio, dovevo momentaneamente stoppare la discesa e quindi risalire per decongestionare la relativa tuba di Eustachio.
Risolta la faccenda ho potuto poi continuare la calata sapendo perfettamente però che quei pochi minuti di ritardo sulla tabella di marcia programmata, in decompressione mi sarebbero costati non poco in termini di tempo.
Tra i settanta e gli ottanta metri ho incrociato una moltitudine di persici e lucci che fino a quel momento erano fermi, appoggiati sul fondo, ma che all'improvvisa comparsa delle mie luci scappavano via.
Così sul quel panorama solo falsamente monotono di dune orientate verso il basso che con gli occhi curiosavo, ho continuato fino a 102 metri da dove, dopo un'accostata di 180°, mi sono posizionato sulla rotta di risalita.
Sponda Bresciana del Lago di Garda: 102 metri _ 2h e 40m _ doppio e.c.c.r. _ temp. acqua 10°C
Giacinto Marchionni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Ben lieto della visita, grazie. Se vuoi lasciare un'opinione puoi farlo qui.