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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Affascinato d'immersioni che ho sempre praticato in apnea, poi dal 1981 con autorespiratori (A.R.A. / A.R.O. / E.C.C.R.) e fin da ragazzo frequentatore della montagna, costantemente armeggio con, pinne, maschere, autorespiratori, corde, ramponi, piccozze e sci.
Tuffi ed ascensioni qui li racconto con "filmetti", parole e foto.

martedì 31 agosto 1993

--immersioni: "ISOLA D'ELBA - ISOLOTTO CORBELLA"

ISOLOTTO CORBELLA>



Sul versante meridionale dell'ISOLA D'ELBA, in corrispondenza del capo Stella, c'è quello che è chiamato l'ISOLOTTO CORBELLA. Da questo punto è possibile effettuare una bella immersione partendo da una profondità di circa 7-8 metri, fino ad arrivare a 45 metri. Con Carla, Mariaelena e Paolo anni fa ci immergemmo in questo sito trovando con sorpresa dei rametti di corallo (Corallium rubrum), il così detto "oro rosso" del mare. Partendo dalla bella spiaggia del campeggio nel quale soggiornavamo, arrivammo sullo scoglio in non più di un paio di minuti di navigazione sopra un piccolo gommone. Velocemente ci tuffammo per trovare finalmente refrigerio al caldo di agosto che dentro le mute di neoprene iniziava a farci sudare copiosamente. Il fondale, che degradava con pendenza costante, era formato da una serie di massi di tutte le dimensioni che creavano una piacevole prospettiva e l'acqua, azzurra e pulita, era illuminata dal bel sole delle undici del mattino. In corrispondenza degli scogli che erano poggiati a circa 45 metri di profondità, nelle volte scure ed irragiungibili, acceso dalle nostre luci subacquee il bel rosso fuoco di piccoli rami di corallo si parava alla nostra vista. Tutti quanti erano imbiancati dai piccolissimi tentacoli aperti dei micro polipi che prontamente si rintanavano all'interno della durissima struttura non appena li sfioravamo. Lo stupendo color rosso e l'estrema durezza dello scheletro hanno decretato il valore di questo strano, per i parametri terrestri, essere marino. Di pari passo, per il suo alto valore economico, è stato pescato fino a ridurlo notevolmente in quasi tutto il bacino Mediterraneo. Fermo, immobile, osservavo l'intreccio di quel piccolo e strano boschetto di alberelli rossi radicati a testa in giù sulla parte alta del grottino nel quale mi ero infilato con la testa. Il buio di quell'angolo sommerso per qualche minuto fu interrotto dalla luce della mia torcia da sub. Mi tornanorono allora in mente dei racconti letti di avventurose battute di pesca all'ORO ROSSO. Poco distanti da me, i miei amici e compagni d'immersione erano presi anche loro dalla stessa visione. Il tempo ci richiamò e così iniziammo la risalita. Si alternavano delle zone fittamente popolate da bellissime paramuricee, le gorgonie rosse, di grandi dimensioni ad altre con scoglietti che ospitavano ancora dei rami di corallo che praticamente rinvenimmo, seppur con dimensioni minime, nascosti fino ai 18 metri di profondità. Smaltimmo gli ultimi minuti dell'immersione in pochi metri d'acqua chiarissima piena zeppa di argentee occhiate e verdastre salpe. Al riparo dell'ombra della pineta del campeggio, mentre pranzavamo sul piccolo tavolino da campo posizionato in mezzo alle tende, commentavamo la bellezza dell'immersione fatta sulla "corallina" e sul fascino che l'oro del mare ha sempre esrcitato su tutti, anche su di noi.



1 commento:

  1. .... Poi dopo la cena... Il rametto rimase polverizzato dentro il bicchiere..... 😂

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