DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
martedì 30 giugno 2015
--immersioni: "IMMERSIONE PER MARINELLA"
Nella calabrese Costa Viola di Palmi (RC), alle pendici del Monte Sant'Elia, incastonato tra rocce e mare c'è un piccolo ed isolato agglomerato di case di pescatori localmente detto "La Marinella".
Per un appassionato di mare e di posti tranquilli, lontani da folla e rumore, già varrebbe la pena di andarci per trascorrervi una giornata anche se, a dirla tutta, la bellezza e l'amenità del sito è in netto contrasto con una più che evidente trascuratezza e poca cura dello stesso.
Per quello che mi riguarda, ogni volta che capito in questi paraggi faccio il possibile per non mancare all'appuntamento con "La Marinella". Infatti le vertiginose ripe delle rocce che chiudono quasi per due terzi l'orizzonte attorno, con immutata pendenza continuano le loro linee anche sotto le onde.
Insomma, le "sue" promesse non sono vane per un "appassionato sommozzatore".
Come accade in altre situazioni, ogni cosa che si desidera veramente spesso viaggia a braccetto con i sacrifici che occorrono per raggiungerla.
Qui funziona alla stessa maniera: prima di potersi immergere nell'acqua blu e tersa bisogna effettuare un sacrificio fatto di un "avvicinamento" davvero molto sudato e lavorato per trasportare le pesanti atterzzature da immersione.
Posso garantire che senza una forte motivazione difficilmente si avrebbe la voglia di fare una faticata simile prima di fare un tuffo.
Poi, però, una volta superata la linea di confine tra aria ed acqua un incanto sommerso si apre agli occhi, e non solo, del sommozzatore, lasciandoci così andar giù fino ad una settantina di metri e per circa un'ora ed un quarto ammirare una profonda foresta di paramuricee ed un'infinità di trasparenti grappoli di claveline (tunicati).
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