DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
venerdì 8 febbraio 2019
^^montagna: "VIA DEL TESCHIO"
Sul versante nord-est del Monte Cagno (Rocca di Cambio-AQ.), su un ripido declivio di rocce rotte si snoda la Via del Teschio.
Dopo aver risalito tra macchie di faggi un canale il cui fondo era stato reso duro da uno scivolamento nevoso, mi trovo ad affrontare un prima fascia di calcare che interrompe la continuità della neve.
Con Fausto che mi assicura scalo in una trentina di minuti questo delicato tratto di circa 20 metri superando neve molle e vuota sotto, rocce instabili (III°+), massi semoventi e morbide zolle d'erba, prima di riuscire a sostare e far salire l'amico.
Ripartendo dalla sosta m'infilo nel logico canale nevoso a sinistra, venendomi a trovare così sotto un secondo salto con ai lati rocce lisce ed improteggibili e sul fondo neve inconsistente, condizioni che offrono difficoltà oggettivamente superiori a quelle riportate dalla relazione della via, dichiarata di PD+ con passi di II° su roccia.
Decisamente non ci siamo, già il tratto che ho superato ha offerto una resistenza non di poco superiore ad un PD+.
Scendo allora una decina di metri per provare a cercare un aggiramento dell'ostacolo sulla destra, ed in diagonale ascendente su pendio a 45° m'indirizzo da quella parte. Al culmine di questa breve rampa però sono bloccato da una paretina di calcare tutta sgretolata dal gelo che fuga ogni dubbio sul da farsi:
ce ne torniamo indietro.
Sulle mie peste di salita disarrampico fino alla sosta e, dopo averla rinforzata, ci caliamo in corda doppia per superare il non banale salto roccioso precedentemente scalato.
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