DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
venerdì 9 maggio 2025
^^montagna: "SCIVOLO NORD"
Nel massiccio del Gran Sasso, l'anticima nord della Vetta Occidentale del Corno Grande è quella struttura rocciosa che chiude il circo glaciale del ghiacciaio del Calderone alla sua sinistra orografica.
In condizioni invernali dal centro della sua base, sfruttando un ben evidente e ripido nevaio che domina il Vallone delle Cornacchie, per circa 250 metri di dislivello sale la via Scivolo Nord, ascensione poco ripetuta.
E' ancora notte quando parto da Cima Alta(1650mt.).
Poco dopo la Madonnina(2015mt.), al Passo delle Scalette calzo i ramponi.
Sulla buona neve del rigelo notturo supero il Rifugio Franchetti (2433mt.) e per ripido pendio ancora in ombra, su neve dura rimonto alla morena del Calderone poi, un po' alla mia destra, mi immetto nello Scivolo Nord.
Per tutta la scalata ho sempre alla mia dritta una linea rocciosa. Sulla pendenza che subito impenna e rimane così fino all'ultimo metro della cresta dove mi sto indirizzando, e che vedo su in alto, supero anche uno strappo di una ventina di metri più deciso.
Grazie alla neve che per tutta l'ascensione rimane tosta o ghiacciata, quindi perfetta per gli attrezzi tanto da stare per lunghi tratti in punta di ramponi, salgo speditamente prendendomi naturalmente anche delle pause reclamate dai polpacci.
Supero gli ultimi metri del nevaio e raggiungo la cresta spartiacque da dove osservo l'imponente colpo d'occhio di tutte le vette del Corno Grande con ai piedi il Ghiacciaio del Calderone carico di neve. Neve che si spera rimanga.
In breve arrivo all'omino di pietra che indica l'anticima nord della Vetta Occidentale del Corno Grande. Percorro la sua panoramica cresta e poi salgo alla vetta più alta degli Appennini a 2912 metri, che raggiungo alle 9 e 45.
In discesa vado dentro la conca del ghiacciaio sulla neve che, sebbene logicamente un po più molle rispetto a quella trovata in salita, tutto sommato ancora buona da pestare.
In the Gran Sasso Massif, the Corno Grande northern pre-peak is that articulated rock structure that closes the glacial cirque of the Calderone glacier on its orographic left.
In winter conditions from the center of its base, the route Scivolo Nord goes up to about 300 meters of altitude difference on a very evident and steep snowfield.
It is still night when alone I start from the Cima Alta(1650mt). After passing the Madonnina(2015mt), I put on my crampons at "Passo delle Scalette".
On the good snow of the night refreeze, I pass the Franchetti Refuge (2433mt) and climb up to the Calderone moraine on a steep slope and hard snow; then I go on my right side towards the "Scivolo Nord"/North Slide to reach it.
For the entire mountaneering route, I always have a rocky line to my right, and I climb on very steep slope, on hard and icy snow, perfect under the ice-tools. So I climb quickly. Of course I also take breaks to rest my legs.
I climb the last steep meters and reach its crest. From this point I can to observe the imposing view on all peaks of the Corno Grande and below the Calderone Glacier.
I arrive at the "omino di pietre"(a sign made of small pile of stones) of the Corno Grande northern pre-peak. Between rocks and snow I walk along its short and panoramic crest and then climb to the top of the Apennines at 2912 meters above sea level, where I arrive at 9:45 a.m.
I go down passing through the glacier.
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