Sulla parete est della vetta occidentale del Corno Grande al Gran Sasso d'Italia c'è la via "S.U.C.A.I.", acronimo di Sezione Universitaria del Club Alpino Italiano.
Una cordata di quel gruppo formata da Paolo Consiglio, Marino Dall'Oglio, Luciano Sbarigia e Raoul Beghè, l'aprì il 2 ottobre del '48.
E' una bella via di IV° grado su roccia buona e compatta che risale la lunga falesia di quella parte della montagna.
In una domenica di agosto del 2009 dopo essere partiti da Campo Imperatore, passando per il "Sassone" e per un tratto di sentiero attrezzato a ferrata che va al bivacco Bafile, la raggiungiamo non prima di aver superato uno spesso accumulo di neve ancora presente, nonostante fossimo in estate inoltrata.
In due cordate, Italo con Mirko ed io assieme a Gino, ci siamo arrampicati avendo alle spalle questa parte del Corno Grande decisamente selvaggia.
I diversi tiri salgono la parete come in una diagonale che va da destra a sinistra intervallata da esposte cengie e balconi di roccia che offrono dei naturali punti di sosta. Usciti dalle difficoltà alpinistiche, quindi siamo arrivati sulla vetta più alta del massiccio e dell'intero Appennino, il Corno Grande, a 2914 metri.
Siamo ridiscesi passando sulla "via delle Creste" che offre dei bei panorami sulla vicina cima dell'Intermesoli.
DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.