DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
martedì 28 luglio 2015
^^montagna: "LA COMPAGNIA BELLA"
Esattamente due anni fa, nel luglio 2013, su questa stessa via e sullo stesso "tiro" fummo colti da un temporale che ci rovesciò addosso tanta di quell'acqua che fummo costretti così ad una "ritirata".
Oggi, arrivati nel medesimo punto le corpose nuvole scure che nel frattempo si erano addensate, parevano volessero riservarci lo stesso identico trattamento della scorsa volta.
Siamo andati comunque su completando con soddisfazione la via che con il suo tiro d'uscita prima rimonta una fascia rocciosa appena aggettante in fuori protetta da un chiodo proprio all'inizio (non lasciarsi ingannare da uno spit che si vede sulla sinistra), seguita immediatamente dopo da una bella ed improteggibile placca da salire in diagonale ascendente verso destra (passi di V° superiore), e quindi ancora per una continua fessura, al termine della quale si è fuori dalle difficoltà e poco dopo della "via".
Ciliegina sulla torta: alla fine non ha neanche piovuto! Meglio di così.
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via LA COMPAGNIA BELLA
martedì 21 luglio 2015
^^montagna: "V.V.R."
Continua il caldo torrido di questo luglio 2015 e le temperature lungo la costa adriatica sfiorano i 40°.
Con tale situazione meteo, verrebbe logico di pensare che spostandosi in quota, in montagna, si potrebbero trovare piacevoli frescure.
Noi l'abbiamo fatto andandoci volutamente a cercare un'ombrosa parete nord, quella del Corno Piccolo del Gran Sasso d'Italia, che notoriamente agli alpinisti della zona è nota per essere fredda anche in certe giornate d'estate piena.
Ed allora se abbiamo salito la via V.V.R. in magliette smanicate e calzoncini corti vuol dire che "Caronte", questo è il nome del bollente anticiclone che sta investendo senza tregua l'Italia, davvero non scherza!
Fin quando eravamo all'ombra delle costolature rocciose che caratterizzano questa parte rocciosa, ancora si poteva resistere, ma quando per ragioni di scalata per forza di cose dovevamo transitare al sole, allora non bastavano i circa 2400 metri di quota per renderlo non dico gradevole, ma almeno sopportabile.
--immersioni: "RITORNO AL DOLCE"
Con ancora nella mente i colori e le sensazioni di belle immersioni in mare, le acque placide, tranquille, riservate ed in profondità sempre fredde (8°) di un lago di montagna, comunque mi gratificano.
domenica 19 luglio 2015
venerdì 17 luglio 2015
^^montagna: "VIA MIRKA"
In questo 15 luglio 2015 gran caldo anche in quota: infatti durante l'avvicinamento, all'afa e senza un refolo di vento, nel Vallone delle Cornacchie sembrava di essere almeno 1000 metri più in basso. Fortunatamente per noi, poi, durante la scalata delle nebbie vaganti ci avvolgevano rinfrescandoci un po'.
La Via Mirka è una bella linea alpinistica del versante est del Corno Piccolo che sfrutta una serie di logicissime fessure e camini (tratti di V° continui), situati poco a sinistra l'evidente fascia strapiombante ad arco che delimita la sezione bassa della parete con il così detto Monolito del Corno Piccolo.
Una volta giunti proprio sotto la pronunciata fascia strapiombante, in diagonale verso destra ci siamo portati sotto la verticale della Via del Camino, e con i tiri finali del suo percorso d'apertura siamo arrivati sulla cresta nord-est del Corno Piccolo e quindi in vetta.
Fuori programma per me in discesa...
In sosta sull'ultimo tiro mi si staccava lo scarponcino destro dall'imbragatura che così volava a gran balzi scomparendo dentro la ripidissima gola di sotto! Impensabile scender di lì per recuperarlo. Risultato: sono stato costretto ad effettuare tutto il rientro con al piede la stretta "pedula" d'arrampicata (ahi!), che sui tratti erbosi mi faceva anche scivolare ripetutamente.
domenica 12 luglio 2015
--immersioni: "ALVAH"
Il relitto dell'ALVAH, da sempre conosciuto dai locali di Cannitello (RC) come il Vapore, trasportava granaglie e da più di un secolo giace capovolto con la prua rivolta verso la terra su di un fondale molto inclinato.
Nonostante il lungo tempo fin'ora trascorso sott'acqua con la conseguente corrosione sulle strutture metalliche che ne ha fatto collassare alcune parti, l'immersione risulta sempre interessante.
Le prua ci compare ad una trentina di metri di profondità e da quel momento la fiancata di dritta del piroscafo la facciamo scorrere fin quando non giungiamo su quello che rimane della poppa, 55-56 metri, da dove entriamo.
La penetrazione non presenta alcuna difficoltà in quanto diversi sono gli squarci e le aperture verso l'esterno sullo scafo, aperture che danno l'ulteriore vantaggio di creare suggestivi colpi d'occhio azzurri che contrastano il buio dell'interno.
Come accada in ogni angolo di mare anche qui la vita marina ha attecchito ovunque con il giallo puntecchiato dei leptosamia che la fa decisamente da padrone colorando le paratie del vapore.
Il relitto lo abbiamo percorso totalmente dentro, uscendone dalla basso squarcio di prora strusciando la sabbia del fondo.
Come in ogni immersione che si effettua nello Stretto di Messina, bisogna sempre calcolare con esattezza il flusso delle maree. Nonostante avessimo scelto per il nostro tuffo un momento propizio della stanca, durante la fase della decompressione siamo stati investiti da uno sbuffo refluo della corrente, da noi stimata ad un paio di nodi, che ci ha costretti a compiere un tratto della risalita aggrappandoci agli scogli, come gli alpinisti si trazionano alle rocce, per evitare di essere spazzati via.
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relitto ALVAH,
relitto di CANNITELLO
mercoledì 8 luglio 2015
^^montagna: "VIA SALADINI-ALESI"
La parete nord del Corno Piccolo nel gruppo del Gran Sasso, generalmente anche d'estate accoglie chi l'affronta con temperature più che fresche.
In questa domenica 5 luglio 2015 l'ondata di gran caldo che investe tutta l'Italia e l'Europa fa sentire i duoi effetti anche in quota, tant'è che abbiamo scalato questo versante della montagna trovando temperature ideali per tutta la salita.
La Saladini-Alesi affronta questa parete nord quasi nel suo margine di sinistra.
lunedì 6 luglio 2015
--immersioni: "IL RELITTO DI PUNTA FARO"
Nello Stretto di Messina, nei pressi della località di Punta Faro o Capo Faro (ME), da più di un secolo giace il relitto del "Bowesfield", un mercantile che trasportava carbon fossile in rotta da Swansea (Inghilterra) a Bari, e che nel maggio del 1892 s'incagliava e poi affondava appoggiandosi su di un fondale tra 30 e 70 metri.
Ci siamo lasciati andare giù sulla sua fiancata di sinistra oramai praticamente totalmente ricoperta in ogni centimetro quadrato da gorgonie, le regine incontrastate di questa zona di mare. Tra queste abbiamo anche osservato gli ASTROSPARTUS (Stelle gorgone), con le loro innumerevoli braccia ritorte su se stesse, e così abbiamo raggiunto il timone nella sezione più fonda.
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relitto BOWESFIELD
venerdì 3 luglio 2015
--immersioni: "LA MONTAGNA INCANTATA"
Bellissima immersione in quella che i locali di Scilla(RC) chiamano la "Montagna".
Un monolito sommerso che compare nell'azzurro del mare totalmente ricoperto da coloratissime gorgonie gialle e rosse.
In se per se già un'immersione su questa struttura che posa le sue basi ad una cinquantina di metri gratificherebbe il sommozzatore avido di emozioni, per noi la Montagna è stata il valico d'accesso ad uno sterminato bosco di paramuricee che si estende a perdita d'occhio sotto di essa e nel quale, accompagnati da un'acqua blu-trasparente, ci siamo lasciati andare fino a circa 66-67 metri di profondità e mai, neanche per un solo minuto, per tutta la durata dell'immersione abbiamo avuto motivi di poco interesse.
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