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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.

sabato 31 marzo 2018

--immersioni: "PROSPETTIVE DIVERSE"


Atipico in solitaria risulta auto riprendersi in video sott'acqua, ma soprattutto quant'è lavorato.
Mi è sempre piaciuto raccontare con immagini le mie passioni e nel corso degli anni lo strumento di registrazione che prima era l'apparato fotografico reflex con il quale scattavo le canoniche 36 pose del rullino di diapositive, s'è prima trasformato in telecamera con nastro magnetico per giungere all'attuale digitale.
Nella stragrande maggioranza delle situazioni sono io dietro l'obbiettivo ad inquadrare i miei compagni e seguirli, in certi casi sarebbe più corretto dire inseguirli, per carpire loro gesti o espressioni.
Qualche tempo fa non so perchè m'è ritornata in mente un'immagine del passato, un flash-back:
trovata una base comoda e piatta per posizionare il treppiedi con su la macchinetta fotografica, caricavo quindi la levetta posta anteriormente il corpo ed al lato della focale che permetteva una volta premuto il pulsante di scatto di ritardare il classico click dell'apertura dell'otturatore avendo così il tempo di mettersi fronte alla lente per un autoscatto, che era cosa ben diversa degli attuali "selfie".
Agli occhi degli attuali utilizzatori di telefonini multifunzioni e multimediali che con un lievissimo sfioramento delle dita su di un piccolo schermo piatto scattano a raffica foto e video che in tempo reale pubblicano sempre a raffica nelle virtuale rete telematica, quegli esercizi di laboriosissimi autoscatti di sicuro appaiono come lenti e macchinosi esercizi elementari.
Perchè no, mi sono chiesto? Perchè non fare una "autovideoripresa in immersione? Cosa ben diversa di una selfie-ripresa sott'acqua.
Così ho trasformato l'idea in azione ben sapendo che se allora per "autoscattarsi" all'aria quasi si sudava, sott'acqua sarebbe stato un vero e proprio lavoro. Infatti per ogni pezzo girato c'è un doppio andirivieni del sottoscritto/sommozzatore preceduto dal posizionamento in equilibrio della videocamera con una manovra il più delle volte non semplice.

lunedì 26 marzo 2018

--immersioni: "LA VENERE !"

Beh, questa volta l'abbiamo trovata!

domenica 11 marzo 2018

--immersioni: "E LA VENERE ?"


Ci siamo immersi nel lago di Bracciano con lo scopo di andare a cercare una Venere sommersa, che però non siamo riusciti a trovare. Non demordiamo e ci riproveremo.
Vista la scarsa pendenza dei fondali di questo lago, qualsiasi tuffo oltre i 30 metri di profondità diventa un'immersione "quadra" che obbliga profili decompressivi che iniziano ad essere importanti.