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PESCARA, PE - Pescara, Italy


Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.

giovedì 30 giugno 2016

^^montagna: "MA VOI, CE L'AVETE LA BIRRA?"


Tra amenità varie, cori da stadio, birra ed altro ... abbiamo anche scalato sulla Nord del Corno Piccolo la Saladini-Alesi.

lunedì 27 giugno 2016

--immersioni: "LA NEVE SOTTO IL MARE - CORALLO NERO"


Impegnativa e suggestiva immersione alla Secca dei Francesi in località Favazzina di Scilla(RC), un articolato pinnacolo roccioso le cui propaggini più elevate sono situate a più di 40 metri sotto la superficie.
Sui lati dei suoi contrafforti che scendono in profondità dimora una quanto mai rara e fitta colonia di "Antipathes Subpinnata o Antipatella subpinnata", meglio conosciuto come "Corallo nero".
Con i suoi micropolipi estroflessi questo "antipataro" dall'aspetto candido e vaporoso, dove ricopre gli scogli sommersi sembra che li ammanti con una surreale nevicata.
La logistica dell'immersione è delicata vuoi per le profondità che per forza di cose bisogna raggiungere per poter osservare questi organismi e sia per le necessarie ed indispensabili condizioni di calma assoluta di corrente da trovare nel corso del tuffo, perchè bisogna sempre tener a mente che ci si trova nello Stretto di Messina dove i flussi ed i riflussi delle masse d'acqua possono raggiungere velocità con punte anche di 5 nodi.
Inoltre per poter assaporare al meglio l'immersione senza dover dunque essere obbligati per forza a ritornare sulla linea di discesa seguita nella prima parte, abbiamo effettuato la risalita in libera dopo aver lanciato la boetta-segnasub gonfiabile e sagolata che, una volta giunta in superficie, indicava la nostra posizione sommersa all'amico Franco, il competente barcaiolo che ci ha forniti dell'esperto ed indispensabile supporto di superficie.

sabato 25 giugno 2016

--immersioni: "SOTTO LA GROTTA"


In località Lazzàro (RC), nella Calabria Jonica, la monotonia di un pendio ghiaioso sommerso d'improvviso, a circa 50 mt. di profondità, s'interrompe con una paretina alla cui base si apre una basso antro nel quale entro e transito abbastanza celermente.
Uscito da questa naturale rientranza, mi indirizzo verso il basso lasciandomi guidare da una continua costolatura rocciosa che decisamente mi fa guadagnare profondità. Oggi grazie alla miscela Trimix (Helair) che ho caricato nel bibombola, scenderò un po' più fondo per esplorare questa zona a me sconosciuta.
Il colore azzurro cupo del mare quaggiù inonda tutto l'orizzonte di una luce crepuscolare, ma gli occhi possono spaziare ed osservare anche a parecchie decine di metri di distanza ed oltre grazie alla buona visibilità che questi fondali oggi regalano.
La mia discesa si ferma ad 83 metri. Da questo punto compio un'ampia accostata alla mia sinistra per andare a curiosare l'ennesimo aspro di roccia e quindi fermarmi ad osservare il fondale che verso il basso non si vede dove vada a finire.
Ho oramai raggiunto i limiti di quota e di tempo d'immersione pianificati, e mi decido d'iniziare la risalita seguendo un'ideale linea parallela a quella percorsa in discesa.
Così me ne vado verso l'alto riguadagnado con blandi e costanti colpi di pinna metri e continuando il mio "lento viaggio" nel quale i miei occhi continuano avidamente a saziarsi delle emozioni che il panorama sommerso, anche se apparentemente brullo, è capace di regalarmi sempre.

giovedì 23 giugno 2016

--immersioni: "ALVAH: IL VAPORE DI CANNITELLO"


L'immersione sul relitto di Cannitello(RC), è una "classica" dello Stretto.
Non ci si lasci ingannare dalla sua ubicazione sommersa, davvero vicino alla costa, perchè tuffarsi e penetrare dentro questa nave quasi completamente capovoltà, deve assolutamente essere fatto nei momenti di "stanca" della corrente che nello stretto di Messina, in particolari condizioni, notoriamente può raggiungere anche picchi di 5 e passa nodi, per il sub più di un fiume in piena.

martedì 21 giugno 2016

--immersioni: "LA BETTOLINA"


Piccolo ma sempre interessante il relitto della così detta "BETTOLINA", in località Lazzàro (RC).
Partendo da riva con il pesante autorespiratore in spalla, per entrare ed uscire dall'acqua, in questa immersione in solitaria ho dovuto anche "ingaggiare" una schermaglia "contro" la risacca creata dalle onde frangenti sulla spiaggia ghiaiosa.
All'ingresso me le ha suonate un po' lei mentre all'uscita, capita la musica, glie le ho restituite io.

lunedì 6 giugno 2016

--immersioni: "ZUCCHERO NERO"


Discesa in miscele all'Acquacetosa del lago di Castelgandolfo, che in quest'immersione offriva ottima visibilità per quasi tutta la "batimetrica" percorsa.
Solamente tra circa i 65 ed i 70 metri, c'era una zona d'acqua ricca di finissimo particolato, simile ad un appena accennato fumo sparso, che però non mi ha disturbato più di tanto.
Nel punto più fondo che ho raggiunto oggi, poco meno d'una ottantina di metri, sotto di me vedevo la franata di giganteschi massi scuri vulcanici scendere ancora fin dove i miei occhi potevano sbirciare, aiutati dallo stretto e penetrante fascio di luce che brandivo dal casco.

venerdì 3 giugno 2016

^^montagna: "ESPRESSO CALDERONE"


Veloce uscita scialpinistica fatta sabato 28 maggio '15.
Alle 7.00 siamo partiti dalla così detta Cima Alta della Piana di Laghetto vicino ai Prati di Tivo (TE).
Fino al Passo delle Scalette, nel Vallone delle Cornacchie, l'avvicinamento è in condizioni estive, poi via sulla neve. Superata l'ultima ripida impennata, alle 10.00 siamo sulla conca-depressione del Ghiacciaio del Calderone.
In discesa il Vallone delle Cornacchie, che è esposto ad est, diventa un naturale convogliatoio di luce e calore e si trasforma in una fornace che macera la neve e gli ... scialpinisti!
In alcuni tratti le nostre normalissime scivolate con gli sci, nonostante le contenute pendenze, fanno partire piccole lastre di slavinamenti di neve molliccia e sfatta. Noi, con gli attrezzi ai piedi, andiamo a cercarci zone più compatte.
Nonostante ciò ad orari impossibili, nella direzione opposta a quella della nostra scivolata, incrociamo folle di scialpinisti ritardatari che, sudando come fontane e con i visi paonazzi al limite del colpo di calore, con fatiche disumane lentissimamente s'innalzano verso l'alto. Solo ad osservarli è una sofferenza!
Più scendiamo e più il caldo diventa afoso, tant'è che una volta rientrati alle macchine a Cima Alta è impossibile non rimanere in mutande!

mercoledì 1 giugno 2016

--immersioni: "FALESIE SOMMERSE"


Girovagare di fronte a verticali pareti rocciose sommerse, similmente a quando lo si fa su tra le montagne all'aria.
Spaccature, spigoli, sfasciumi, diedri, camini, buchi, strapiombi, fessure, massi, placche, rampe.
Stesse identiche morfologie e stessi, identici colpi d'occhio.