DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
domenica 28 febbraio 2016
^^montagna: "RAVA DELLA GIUMENTA BIANCA"
Nonostante una per nulla invitante fittissima cappa di nebbia scura che incappuccia le cime più alte della Majella e delle altre montagne d'Abruzzo, peraltro segnalata dalle previsioni meteo, partendo alla buon'ora raggiungo e salgo con sci e pelli di foca, la lunga Rava della Giumenta Bianca, conosciuta anche come direttissima di Monte Amaro.
Ai lati della rava le rocce sono avaramente spolverate di precipitazione bianca, ma al suo centro uno strato di una decina di centimetri di neve fresca caduta da poco invita verso l'alto, nonostante la pendenza via via più accentuata e la costante fatica per guadagnare metri di quota.
Con i muscoli delle gambe che reclamano invano riposo per l'incessante lavoro macinato in salita, il cupo tempo di vetta fatto di nebbia e nevischio a vento, mi spinge immediatamente sulla discesa, curveggiando sfiziosamente nella "direttissima".
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Rava della Giumenta Bianca
lunedì 22 febbraio 2016
^^montagna: "SPERONE DEI TIBURTINI"
Decidiamo di salire in una zona poco frequentata del Massiccio del Sirente alla quale si accede praticamente senza sentiero, e per faggeta all'inizio ampia e rada e poi via via che si sale sempre più fitta, se non intricata, giungiamo alla base dell'ampio vallone glaciale del Gemello di destra.
La gimcana tra alberi fitti, tronchi spezzati e ramaglia messa di traverso, è il dazio da pagare prima di affrontare la salita vera e propria.
Poco a destra della linea principale di questo canale se ne diparte un'altro più ripido con un paio di strappi più decisi, di cui uno con un tratto a 60°: è la linea che abbiamo salito che, con i suoi 400 metri di dislivello (dalla macchina dislivello totale 1000 metri) ed i 600 di sviluppo, ci ha fatto giungere sulla vetta di quota 2092 mt. su una neve durissima, quasi ghiacciata.
Inutile dire e ripetere ancora che gli occhi non finiscono mai di saziarsi delle prospettive che il solitario ed aspro Sirente regala sempre.
martedì 16 febbraio 2016
--immersioni: "EPAVES (1943)"
Bellissimo filmato originale dell'epoca (1943), di grande valore "storico subacqueo", realizzato dall'Equipe Cousteau.
Direi veramente una pietra miliare.
Loro sono stati indiscutibilmente i veri pionieri dell'inizio dell'esplorazione dei fondali con lo "Scafandro Autonomo" d'immersione (più conosciuto con l'acronimo di S.C.U.B.A., peraltro coniato da Cousteau stesso):
l'erogatore monostadio Cousteau-Gagnan.
Rivedendole oggi ci si stupisce per l'ottima qualità delle riprese subacquee. Hanno quasi 70 anni, e sono state effettuate con strumentazioni che erano ben lontane dal tecnicismo di quelle attuali.
Ad esempio basti pensare solo al fatto che le scene erano illuminate da grossi e potenti fari alimentati da cavi elettrici collegati con la superficie. Quindi, oltre al sommozzatore che effettuava le riprese ed un secondo che reggeva l'illuminatore, ce n'erano altri che dovevano essere molto attenti a non far ingarbugliare i lunghi fili.
Insomma, girare un filmato sotto le onde, all'epoca davvero non era cosa da poco.
Per gli appassionati ed intenditori della storia della penetrazione dell'uomo sotto l'acqua, una godibilissima mezz'oretta assolutamente da assaporare in un po' scolorito bianco e nero che non disturba affatto, anzi!
martedì 9 febbraio 2016
--immersioni: "ALLA SALUTE !"
Durante una più che estesa perlustrazione lacustre, mai perdere l'occasione per una birretta, anche se "corretta" da infiltrazioni d'acqua dolce al soffuso retrogusto di alghe.
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