E' iniziato l'autunno e le temperature iniziano lentamente ad abbassarsi, ed allora siamo andati a cercarci una zona del Gran Sasso dove poter scalare al sole.
La parete sud-ovest della prima spalla del Corno Piccolo ci ha accontentati.
Nell'avvicinamento fatto nel canale Bonacossa, però, appena svalicata l'omonima forcella ingresso per la cengia alla base della parete, siamo stati investiti da un vento più che teso che in seguito, nella parte alta della "classica" JANNETTA-BONACOSSA aperta il 2 novembre del 1923 (in quello stesso giorno è nata mia madre!), ci ha strapazzato non poco.
La salita viene fatta sfruttando un camino che in diagonale risale il settore di sinistra della placconata.
L'itinerario originale, arrivato ad un comodo terrazzo, scende per un tratto prima in direzione del canale Bonacossa per poi risalire il versante nord della "prima spalla".
Noi dal "terrazzo" invece abbiamo scalato sulla più elegante variante d'uscita, la "Schanzer-Bolatti"(luglio '46).
DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
lunedì 24 settembre 2012
domenica 23 settembre 2012
--immersioni: "IL SENTIERO DELLE GORGONIE"
Notissima, per lo meno ai sub frequentatori dello Stretto di Messina, l'immersione su quella che dai locali è detta la Montagna di Scilla (RC).
Questo è un monolito roccioso spettacolarmente ricoperto di paramuricee dalla doppia colorazione rossa e gialla.
Già di per se un'immersione su questo sito gratificherebbe la vista e lo spirito di un qualsiasi esploratore di fondali.
Oggi noi abbiamo seguito un ideale sentiero sommerso che partendo proprio dalla base di questo gigantesco scoglio, seguendo pareti, scivoli e muretti di roccia ci ha guidati dentro una fitta foresta di gorgonie.
In passato, già avevo seguito questo "sentiero" avendo come segnavia sulla mia dritta un piccolo muro che si perdeva verso il basso.
Oggi sono andato fin dove questo estendeva le sue propaggini più lontane verso il mare aperto, ad 82 metri di profondità.
Anche a queste fonde quote loro, le gorgonie, rimanevano le indiscusse regine incontrastate della scena.
Erano ovunque: spettacolare!
Questo è un monolito roccioso spettacolarmente ricoperto di paramuricee dalla doppia colorazione rossa e gialla.
Già di per se un'immersione su questo sito gratificherebbe la vista e lo spirito di un qualsiasi esploratore di fondali.
Oggi noi abbiamo seguito un ideale sentiero sommerso che partendo proprio dalla base di questo gigantesco scoglio, seguendo pareti, scivoli e muretti di roccia ci ha guidati dentro una fitta foresta di gorgonie.
In passato, già avevo seguito questo "sentiero" avendo come segnavia sulla mia dritta un piccolo muro che si perdeva verso il basso.
Oggi sono andato fin dove questo estendeva le sue propaggini più lontane verso il mare aperto, ad 82 metri di profondità.
Anche a queste fonde quote loro, le gorgonie, rimanevano le indiscusse regine incontrastate della scena.
Erano ovunque: spettacolare!
mercoledì 19 settembre 2012
--immersioni: "Relitto del RIGOLETTO/MADDALENA LOFARO"
Nelle acque antistanti Messina con la prua affiorante e la poppa a circa 36 metri di profondità, giace il relitto ai più noto come "RIGOLETTO" che destinato ad essere smantellato, nella manovra volontaria d'incagliamento per errore affondò.
Per la precisione l'armatore dell'epoca gli aveva variato il nome in "MADDALENA LOFARO".
La nave, lunga un centinaio di metri, offre diversi spunti per foto e videoriprese, tra cui anche anche alcune automobili situate nelle stive.
Per la precisione l'armatore dell'epoca gli aveva variato il nome in "MADDALENA LOFARO".
La nave, lunga un centinaio di metri, offre diversi spunti per foto e videoriprese, tra cui anche anche alcune automobili situate nelle stive.
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relitto MADDALENA LOFARO,
relitto RIGOLETTO
sabato 15 settembre 2012
--immersioni: "IL MURO"
Partendo dalla riva stiamo nuotando appena sopra un fondo sabbioso con la profondità che aumenta costantemente.
A parte il detrito che compone il pavimento e l'acqua azzura sempre più scura e limpida, a prima vista il panorama sommerso che possiamo osservare non offre spunti di particolare interesse, comunque continuiamo a scendere sapendo che di lì a poco arriveremo sulla nostra meta.
Ad una quarantina di metri infatti il mare sotto di noi assume una tinta più cupa perchè siamo giunti sul bordo superiore di quello che i locali chiamano "Il Muro", nome che descrive alla perfezione questo lungo contrafforte roccioso che corre parallelamente alla linea del bagnasciuga e che va a sprofondare molto più in basso.
Da questo momento inizia la nostra esplorazione e, lasciandoci la parete alla nostra sinistra, andiamo sotto fino a 74 metri.
Allontanandomi di poco dai miei amici, quaggiù nel crepuscolo dell'acqua scura li vedo piccoli stagliarsi come marionette sulla "scena" dell'articolata parete rocciosa che fa da sfondo, e che non si sa dove vada a a finire.
A parte il detrito che compone il pavimento e l'acqua azzura sempre più scura e limpida, a prima vista il panorama sommerso che possiamo osservare non offre spunti di particolare interesse, comunque continuiamo a scendere sapendo che di lì a poco arriveremo sulla nostra meta.
Ad una quarantina di metri infatti il mare sotto di noi assume una tinta più cupa perchè siamo giunti sul bordo superiore di quello che i locali chiamano "Il Muro", nome che descrive alla perfezione questo lungo contrafforte roccioso che corre parallelamente alla linea del bagnasciuga e che va a sprofondare molto più in basso.
Da questo momento inizia la nostra esplorazione e, lasciandoci la parete alla nostra sinistra, andiamo sotto fino a 74 metri.
Allontanandomi di poco dai miei amici, quaggiù nel crepuscolo dell'acqua scura li vedo piccoli stagliarsi come marionette sulla "scena" dell'articolata parete rocciosa che fa da sfondo, e che non si sa dove vada a a finire.
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Lazzaro (RC),
muro
giovedì 13 settembre 2012
--immersioni: "COME CHIGLIE ROVESCIATE"
L'azzurro cupo del mare riempie il vuoto della bocca, mentre il nero delle rocce ne disegna le labbra.
Stiamo fuoriuscendo sulla sinistra di un antro sommerso a poco più di una cinquantina di metri di fondo.
Da questo punto in giù costeggeremo una serie di paretine e massi che, inclinati, spuntano dalla sabbia del fondo che al mio compagno d'immersione, mi dirà poi a secco, ricordano chiglie rovesciate d'imbarcazioni.
Arriviamo alla fine di questa linea sommersa situata ad 82 metri, poi solo sabbia che si perde non si sa dove, verso il blu scuro.
Risalendo costeggiamo la cigliata in alto, ripassando sopra la strapiombante parete che altro non era che la parte superiore della grotta che rientrava.
Stiamo fuoriuscendo sulla sinistra di un antro sommerso a poco più di una cinquantina di metri di fondo.
Da questo punto in giù costeggeremo una serie di paretine e massi che, inclinati, spuntano dalla sabbia del fondo che al mio compagno d'immersione, mi dirà poi a secco, ricordano chiglie rovesciate d'imbarcazioni.
Arriviamo alla fine di questa linea sommersa situata ad 82 metri, poi solo sabbia che si perde non si sa dove, verso il blu scuro.
Risalendo costeggiamo la cigliata in alto, ripassando sopra la strapiombante parete che altro non era che la parte superiore della grotta che rientrava.
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la Grotta di Lazzaro,
Lazzaro (RC)
lunedì 10 settembre 2012
--immersioni: "TRA GLI ULIVI L'ACQUA E' SCURA, QUASI BLU"
Alla fine di una stretta strada a tornanti che passa in mezzo ad un esteso uliveto, si arriva in un minuscolo borgo di mare stretto tra balze rocciose, deserto e quasi abbandonato...
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