Sabato primo maggio 2010
Decidiamo di andare sulla META (2242 mt.), salendo per il canale della "Clessidra".
Partiti dal rifugio Campitelli (1445 mt. raggiunto dal paese di Pizzone perchè la strada proveniente dal lago della Montagna Spaccata è interrotta per frana), già nel bosco incontriamo le prime chiazze di neve, e di seguito diventa continua dai ruderi del fortino abbandonato (1775 mt).
Arrivati alla base della bastionata della montagna calziamo i ramponi e, picozze alla mano iniziamo l'ascensione su pendenze attorno ai 45°.
Superato l'ultimo strappo finale, percorriamo il breve saliscendi di cresta che ci separa dalla vetta vera e propria.
Dopo il riposo gli amici si avviano verso il Monte Tartaro, mentre io scendo con gli sci sull'ampio Canalone Centrale, inconfondibilmente più ampio tra quelli di questo versante, su una bellissima neve trasformata di primavera.
Finita la sciata ripercorro un tratto della piana dei Biscurri e poi riappiccico le pelli di foca e con decise diagonali rimonto verso il lungo filo di resta che separa la cima della Meta da quella del Monte Tartaro.
Ancora giù per la seconda scivolata della giornata fino ai sassi del vecchio fortino dove mi ricongiungo alla cricca..
DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
domenica 2 maggio 2010
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