DIVING & MOUNTAINS
Quando
mia figlia
era piccola,
un giorno
una signora
troppo curiosa
le chiese:
"MA CHE LAVORO FA
IL TUO PAPA' ?"
Lei ci pensò
un po' su.
Poi le rispose:
"LE IMMERSIONI
IN MONTAGNA !"
- Giacinto "zeta zeta" Marchionni
- PESCARA, PE - Pescara, Italy
Da sempre appassionato d'immersioni che ho iniziato in apnea e dal 1981 con autorespiratori ad aria, ossigeno e circuito chiuso. Nel poco tempo rimanente mi arrampico sopra qualche montagna.
Tuffi e scalate li racconto con "filmetti", parole e foto.
lunedì 23 giugno 2014
^^montagna: "CANALONE ROUX-GHIGLIONE"
Davvero strana questa stagione invernale sul Gran Sasso d'Italia, perchè bisogna proprio parlare di stagione invernale anche se siamo al 21 di giugno di questo 2014 e fra qualche ora ufficialmente, astronomicamente parlando scatterà l'estate.
A tal proposito, infatti, bisogna fare un paio di considerazioni.
La prima è che ci sono state delle importanti precipitazioni nevose anche in primavera, e la seconda a riguardo del fatto che, nonostante la stagione avanzatissima, evidentemente le temperature notturne in quota si mantengono ancora basse non consentendo lo scioglimento delle masse nevose. Si può tranquillamente dire che la normale consunzione della neve sia in ritardo di una buona mesata e mezzo.
Ed allora di necessità facciamo virtù, ed andiamo a scalare questo solitario e bel canale da "alpinismo invernale", che porta in vetta sull'occidentale del Corno Grande.
Da Campo Imperatore arriviamo fino alla base della "Direttissima" e poi, spostandoci verso destra, imbocchiamo e saliamo sopra una bellissima neve per un tratto prima il "Canale Moriggia-Acitelli", fino a superare una netta strettoia fra le rocce.
Subito dopo questa sulla destra si nota una gola più incassata, un imbuto, è il "Roux-Ghiglione" una variante della naturale linea di salita.
Con l'amico Gabriele Di Falco mi lego in cordata ed iniziamo ad arrampicare sopra una fantastica neve sempre più dura, al limite del ghiacciato, con le becche delle piccozze e le punte dei ramponi che aggrappano benissimo. Il tratto più ripido però è scoperto, l'unico per altro, e costringe a qualche passo di "misto" per oltrepassare ad un grosso blocco di calcare che "butta" un po' in fuori.
Superatolo, con attenzione transito brevemente su pietrisco, ma subito dopo ancora neve più che trasformata che ci tiene compagnia fino all'uscita della via.
Per dovere di cronaca il mio compagno di cordata Gabriele, più noto nell'ambiente alpinistico come il "Pontifex", per non smentire la sua edotta fama di "pontificatore", ha pontificato con due "tizi", tali ... Roberto Iannilli e Massimo Marcheggiani, due alpinisti di caratura internazionale che hanno fatto e continuano a fare la storia scalatoria del Grande Sasso e non solo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
dissi a Gabriele che avevo da fare..."MI SO PENTIT.....! " Ottimo ragazzi !
RispondiEliminaFausto, ti rifarai, ti rifarai ...
RispondiElimina